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Dai club, l’equipaggio de Il Moro di Venezia dona alla Compagnia della Vela i simboli della sua storia Dai club, l’equipaggio de Il Moro di Venezia dona alla Compagnia della Vela i simboli della sua storia
Sono trascorsi ventotto anni da quando la grande bandiera rossa raffigurante il Leone di San Marco fu issata per la prima volta a prua... Dai club, l’equipaggio de Il Moro di Venezia dona alla Compagnia della Vela i simboli della sua storia

Venezia – Sono trascorsi ventotto anni da quando la grande bandiera rossa raffigurante il Leone di San Marco fu issata per la prima volta a prua del Moro di Venezia I, sfidante ufficiale della XXVIII edizione dell’America’s Cup, nel giorno del suo varo l’11 marzo 1990 a Venezia.

Successivamente il team si era trasferito a Palma di Maiorca in Spagna per un lungo periodo di test e di allenamenti, proseguiti nel 1991/92 a San Diego in California. Sempre qui il Moro di Venezia, portacolori della Compagnia della Vela, aveva partecipato alla XXVIII edizione dell’America’s Cup, vincendo il campionato del Mondo America’s Cup nel 1991 e la Louis Vuitton Cup 1992, primo equipaggio Italiano a ottenere un risultato così importante.

Mentre il tempo e la storia facevano il loro corso, quella bandiera, simbolo dell’ambiziosa sfida fortemente voluta da Raul Gardini, sembrava essere scomparsa. Oggi, 16 dicembre 2018, a distanza di ventotto anni, una delegazione dell’equipaggio del Moro di Venezia ha riconsegnato la bandiera nelle mani di Presidente della Compagna della Vela, Pier Vettor Grimani, nel corso di un breve evento al termine del tradizionale brunch natalizio del Club.

Tommaso Chieffi, Dudi Coletti, Marco Schiavuta, Sergio Mauro e Max Procopio in rappresentanza di tutta la squadra, hanno riportato a Venezia anche il Leone d’Oro che, nel 1992, il Sindaco di Venezia, Ugo Bergamo, aveva donato al team al ritorno dell’avventura americana.
Tommaso Chieffi, che del Moro di Venezia era stato lo stratega, ha sottolineato come: “Crediamo di aver fatto semplicemente quello che era giusto fare, un gesto simbolico e significativo nello stesso tempo. Il Moro di Venezia e il suo percorso sono un patrimonio dello sport italiano e la Compagnia della Vela, che è stato ed è il nostro club, è di diritto il custode della storia del Moro. E’ giusto che i simboli più rappresentativi di quella che è stata la nostra storia, siano conservati per sempre qui nella sede di San Giorgio della Compagnia della Vela.”

Pier Vettor Grimani, Presidente della Compagnia della Vela ha ringraziato prima di tutto i ‘ragazzi’ del Moro di Venezia che per la seconda volta hanno espresso concretamente il loro legame con il Club e come soci benemeriti hanno partecipato alla vita sociale portando quelli che sono i simboli e i cimeli dell’America’s Cup. “ il mio pensiero – ha aggiunto il Presidente Grimani – va anche e soprattutto al Presidente Donatelli che, al tempo, seppe raccogliere la proposta di Raul Gardini quando ci interpello per lanciare la sfida e ovviamente allo stesso Raul Gardini che, grazie alle sue capacità imprenditoriali e al carattere da leader, ha saputo affrontare con successo difficoltà e secche, portando la squadra ai risultati che tutti conosciamo.”

All’evento ha partecipato anche Gianfranco Natali, neo armatore del Moro di Venezia II. “Stiamo effettuando un restauro rigoroso della barca curando ogni particolare – ha spiegato Natali – la mia intenzione, una volta terminati i lavori, è quella di tenerla qui a Venezia e di creare un collegamento molto stretto con la Compagnia della Vela. Anche per questa ragione ho presentato la domanda per diventare socio.”

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