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Dopo la Medal Race 470 maschile, gli azzurri Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti chiudono al quarto posto overall, sesti in Medal. Ottima regata per Giulia Conti-Giovanna...

Weymouth – Dopo la Medal Race 470 maschile, gli azzurri Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti chiudono al quarto posto overall, sesti in Medal. Ottima regata per Giulia Conti-Giovanna Micol nel 470 femminile che concludono la regata finale al secondo posto e al quinto overall.

Carlo Croce raggiunto al termine delle regate ha detto: “Onestamente, come avevo dichiarato a Loano, una medaglia me l’aspettavo, ma le cose non sono andate così. Alessandra (Sensini), che sicuramente poteva mirare ad una medaglia, in questa Olimpiade non si è mai ritrovata, è stata sempre un po’ tesa, non è riuscita a trovare la sua concentrazione, una delle sue qualità, anche se non c’è dubbio che è ancora un’atleta da medaglia”.

Per quanto riguarda gli altri due equipaggi su cui puntavamo per una medaglia, i 470 maschili e femminili – ha continuato Croce – abbiamo ottenuto un quarto e un quinto posto dietro a degli equipaggi formidabili. I risultati sono stati rovinati da due giornate no, con il rovesciamento di Zandonà-Zucchetti nella prima giornata, e i due sedicesimi di Giulia Conti e Giovanna Micol nella quarta. Manca poco, un centimetro, quel centimetro che va ricercato con grande attenzione. Non è semplice farlo, bisogna prendere un foglio bianco e guardare da dove ripartire. C’è sempre qualcosa che alla fine ci manca pur avendo degli equipaggi di primo piano, avendo lavorato molto e credo bene a livello tecnico. Bisogna valutare con serietà la situazione – ha terminato il Presidente – capire che strada prendere. Abbiamo dei giovani promettenti, ma non è semplice, mancano solo quattro anni a Rio 2016, bisogna vedere come fare, è un bel rebus per tutti. Eravamo vicini a risolverlo, ma per il momento non l’abbiamo risolto”.

A caldo anche il breve bilancio di Luca De Pedrini, Direttore Tecnico della Nazionale FIV: “Abbiamo raccolto meno di quello che ci aspettavamo arrivando in finale solo con quattro barche. L’obiettivo era di conquistare una o due medaglie ma solo una barca ha regatato per vincerla, quella di Zandonà e Zucchetti. L’equipaggio del 470 femminile, quello di Conti e Micol, ha concluso con uno splendido secondo posto la prova di oggi e il 5° assoluto. Il risultato è questo: non ce l’abbiamo fatta con Alessandra, non ce l’abbiamo fatta con Zandonà-Zucchetti e nemmeno con Conti-Micol, mentre nel 49er con Angilella-Sibello abbiamo ottenuto più di quello che ci aspettavamo. Questo è obiettivamente il nostro valore e gli altri sono stati più bravi. Comunque tutti gli atleti ce l’hanno messa tutta, nessuno ha mollato e tutti hanno regatato al massimo delle loro possibilità. Stesso discorso vale per i tecnici che hanno lavorato al 100%. Il mio ringraziamento – ha concluso De Pedrini – va a tutto il team, atleti, tecnici, allo staff medico, allo staff che si è occupato del meteo e del regolamento. Queste ultime, sono persone che noi, vivendo alla base, abbiamo visto raramente ma che sono sempre state in contatto con gli atleti svolgendo un lavoro molto importante e prezioso.

Nel 470 maschile Medaglia d’Oro per Mathew Belcher-Malcom Page a 22 punti, Argento per Luke Patience-Stuart Bithell a 30 e Bronzo Lucas Calabrese – Juan de la Fuente a 63 punti.

Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti chiudono la loro partecipazione olimpica al quarto posto con i parziali 6-(26)-1-8-6-14-8-4-11-3-6M e 72 punti.

Al microfono di sailrev.tv, appena tornato a terra Zandonà ha dichiarato: “Accetto il verdetto del campo. Lui (Calabrese n.d.r) ha fatto un ottimo finale di campionato e non ha sbagliato nulla. D’altra parte la fortuna aiuta gli audaci e lui lo è stato. Se mi avessero detto pochi mesi fa vai all’Olimpiade e sei in regata fino alla fine per il podio ci avrei messo la firma! Chiaramente visto dove siamo arrivati, adesso abbiamo l’amaro in bocca ma siamo stati veramente bravi. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto insieme a Luca De Pedrini negli ultimi sei mesi, da quando è diventato nostro allenatore. De Pedrini – ha proseguito Zandonà – è riuscito a darmi quei consigli utili, pratici e concreti che mi hanno permesso di affrontare un’Olimpiade in modo sereno che ci ha portato a sfiorare il podio. Se avessimo avuto più tempo con lui forse il risultato avrebbe potuto essere diverso, ma questa, sia chiaro, non è assolutamente una polemica. Io e Pietro siamo dispiaciuti di non aver raggiunto il risultato soprattutto per tutte le persone che ci sono state vicine, i nostri sponsor tecnici, lo staff meteo, lo staff medico, i nostri familiari e amici venuti qui a Weymouth e quelli che sono rimasti a casa e hanno fatto il tifo fino all’ultimo. A tutti loro diciamo grazie. Per il futuro posso dire che la nostra esperienza come equipaggio del 470 finisce qui. Io penso proprio di continuare per arrivare a Rio – ha concluso Gabrio – non so se nella stessa classe o su un’altra barca, ma questa è una valutazione che farò con Luca De Pedrini”.

Il prodiere Pietro Zucchetti, intervistato telefonicamente, ha dichiarato: “Il mio futuro dopo Weymouth? L’idea di base è di ricominciare con il 49er, ma è ancora presto per fare piani. Il quarto posto è più duro da digerire rispetto a qualsiasi altro piazzamento. Ora ho bisogno di staccare per ricaricare le batterie. Non escludo tra un mese di disputare l’Europeo 49er sul Garda per ritrovare la gioia di andare in barca, ma la prenderò come vacanza e poi vedremo”.

Gabrio Zandonà
E’ nato a Roma l’11 giugno 1977 ed è il timoniere. Va in barca dall’età di 8 anni e vanta una prestigiosa carriera agonistica. Inizia con l’Optimist dove raccoglie un serie di successi sia in campo nazionale sia internazionale. Vince il titolo mondiale a squadre e nell’individuale coglie un 5° posto. Dopo un anno in classe l’Equipe, nel 1993, passa al 420 dove continua la seria di vittorie: un argento continentale nella categoria juniores e il primo titolo italiano. Nel 1995 il passaggio al 470 con un argento mondiale e uno europeo nella categoria juniores. Il 2003 è l’anno in cui Zandonà si aggiudica l’oro al Mondiale di Cadice. Poi ancora successi in Coppa del Mondo e l’oro ai Giochi del Mediterraneo 2009 in coppia con Francesco della Torre. Gabrio vanta due partecipazioni alle Olimpiadi nel 2004 decimo posto e nel 2008 sesto.

Pietro Zucchetti
E’nato il 25 gennaio 1981 a Brescia dove vive tuttora, regata per la Sezione Vela della Guardia di Finanza e ha il ruolo di prodiere. Zucchetti, dopo l’esperienza nei 49er, ha fatto ritorno in 470 nella primavera 2010 per far da prodiere a Zandonà con il quale, nello stesso anno, ha vinto il Campionato Italiano di classe. Pietro, infatti, aveva già gareggiato in questa classe olimpica ottenendo un secondo posto al Mondiale Juniores del 2002 e un titolo italiano nel 2005. Un terzo titolo italiano Zucchetti lo ha conquistato nel 2007 nella classe 49er.

470 femminile
Nel 470 femminile medaglia d’Oro per Jo Aleh-Olivia Powrie 35 pt, Argento per Hannah Mills-Saskia Clark 51 punti e Bronzo per Lisa Westerhof-Lobke Berkhout a 64 punti.

Giulia Conti- Giovanna Micol chiudono le Olimpiadi di Londra 2012 al quinto posto con i parziali 8-10-(18)-2-3-1-16-16-6-7-2M e 73 punti.

Giulia Conti rientrata a terra ha dichiarato: ”Dopo la partenza ci siamo autopenalizzate perchè avevamo toccato la barca delle spagnole. Eravamo ultime, tutto il gruppo andava a sinistra, noi credevamo nella destra perché c’era più pressione verso le dighe. Scelta che ha pagato e ci ha permesso di girare al secondo posto, posizione che non abbiamo più perso fino alla fine. Per quanto riguarda la nostra Olimpiade, continua Giulia, siamo soddisfatte perché anche dopo la giornata no, cosa che può succedere, non abbiamo gettato la spugna, ma abbiamo continuato a combattere punto per punto ed è stato difficilissimo. Per il futuro – ha terminato Giulia – penso a Rio 2016 naturalmente, ma non so con chi e con che barca. Sarà un’Olimpiade tutta nuova

Questa è stata la mia ultima regata – ha dichiarato Giovanna Micol – ora mi dedicherò alla famiglia, farò un figlio e lavorerò come architetto. A trent’anni credo che sia giunto il momento di fare altro nella vita“.

Dopo Giulia Conti, è stata la volta del loro tecnico Gigi Picciau: “Oggi le ragazze hanno fatto una grande regata – ha commentato il tecnico del 470 femminile – nonostante essersi auto inflitte una penalità per avere toccato la barca spagnola. L’unico rimpianto è stato il giorno di black-out, ma alla fine il quinto posto dice che hanno fatto bene, hanno lavorato e non si sono risparmiate per tutto l’anno e purtroppo quella giornata ha pregiudicato il risultato“.

Giulia Conti, nata a Roma ma residente a Toscolano Maderno, proprio sul Garda scopre la vela e all’età di 11 anni sale sull’Optimist. Subito mette in mostra il suo talento e si aggiudica diversi titoli a livello nazionale e internazionale in questa classe. Nel 2001 inizia a regatare nel match race vincendo due titoli nazionali e nel 2004 prende parte alla sua prima Olimpiade nella classe Yngling dove raccoglie un quattordicesimo posto finale. L’anno dopo avviene l’incontro con Giovanna e inizia a regatare nel 470 femminile.

Giovanna Micol è nata a Trieste e comincia ad andare in barca a soli 7 anni. Inizia con l’Optimist per passare al 420 e successivamente al 470. Ottiene buoni risultati ma il salto di qualità avviene nel 2005 quando nasce il sodalizio con la Conti e in coppia conquistano risultati di assoluto prestigio internazionale.

Per consultare le classifiche clicca qui.

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