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Concluse a Qingdao le prime due prove di Finn e Yngling. Disputate in regime di brezze leggere, le manche hanno regalato la prima leadership...

Pechino 2008 – Qingdao – In attesa che anche a Qingdao inizi ad ardare la fiamma olimpica – la cerimonia d’apertura riservata alla vela è in programma per le 19.30 ora locale (le 13.30 in Italia) – Finn e Yngling hanno già acceso le polveri della XXIX Olimpiade portando a termine le prime due prove.
Com’era lecito aspettarsi, Qingdao ha malapena garantito le condizioni minime per dare inizio alle regate: un miglioramento rispetto a ieri, quando gli specialisti delle due classi erano stati costretti ad abbandonare la practice race per la totale assenza di vento.
Oggi, invece, brezza capricciosa sui 5-6 nodi e Comitato di Regata che, puntualmente, ha dato inizio alle procedure di partenza.

Finn
[singlepic=195,250,170,,left]Tra i Finn, dove favorito d’obbligo è Ben Ainslie, la prima leadership è di Rafal Szukiel (3-2). Il velista polacco, numero dodici della rankig list mondiale, ha vestito i panni tipici dell’outsider centrando un terzo e un secondo di giornata che lo pongono al comando della classifica generale con due punti di vantaggio sullo statunitense Zach Railey (2-5), certo più avvezzo di lui a calcare determinati palcoscenici. Terza piazza per il già citato Ainslie (10-1) che, come accaduto ad Atene quattro anni fa, ha aperto la serie con un piazzamento in doppia cifra. Un decimo maturato in conclusione di una prova dominata dalla prima alla terza boa e sfuggita di mano solo nel corso dell’impoppata finale a causa di un clamoroso salto di vento. Un contrattempo cui Ainslie ha reagito da par suo, incasellando un primo che, per quanto visto in acqua, dovrebbe essere il capostipite di una lunga serie.
Oltre a Szukiel e Railey, a candidarsi per un ruolo di primo piano sono anche il canadese Cristopher Cook (8-3), oggi a pari punti con il velista britannico, il francese Guillaume Florent (5-8), secondo classificato all’Europeo di Scarlino dietro al “cannibale”, lo spagnolo Rafa Trujillo (12-4) e il greco Emilios Papathanasiou (1-DNF), che al primo della manche d’esordio ha fatto seguire un ritiro in seguito alla penalizzazione ricevuta per aver infranto la Regola 42.
Per quanto riguarda i colori azzurri, incoraggiante l’avvio di Giorgio Poggi (17-7), giunto in Cina con il dichiarato intento di fare esperienza. Il portacolori delle Fiamme Gialle ha ben figurato, venendo penalizzato da un salto di vento nella prova d’apertura e girando addirittura la prima boa della seconda manche al comando della flotta: “Sono soddisfatto e allo stesso tempo contrariato soprattutto per il salto di vento nel lato di poppa della prima prova che mi è costato carissimo. Sono comunque contento per le partenze e per la velocità, sono al passo dei migliori, e secondo i miei piani della vigilia voglio giocarmi questa Olimpiade da outsider e ottenere il massimo possibile. Oggi credo di averlo dimostrato e con un po’ di fortuna la classifica sarebbe ben più rosea”.
Per lui un undicesimo posto overall e la possibilità di verificare nei prossimi giorni se l’exploit odierno è cosa ripetibile.

Yngling
[singlepic=194,250,170,,left]Favorite subito sugli scudi nell’Yngling, dove le pluricampionesse britanniche Ayton-Webb-Wilson (2-3), nonostante la disastrosa partenza fatta registrare nella prima manche, vantano già un margine di quattro punti sulle canadesi Abbot-Provan-Henderson (5-4), presenti ai Giochi di Pechino solo grazie alla rinuncia della Nuova Zelanda. A un punto dalla seconda piazza insistono le olandesi Bes-Mulder-Witteveen (9-1), incalzate a loro volta dalle russe Skudina-Krutskikh-Ivanova (3-8) e dalle australiane Farrell-Gojnich-Weir (1-11).
Benino l’equipaggio cinese, Song-Yu-Li (7-5), sesto assoluto. In ritardo sia le tedesche Hoepfner-Bleck-Schuemann (8-7) che le statunitensi Barkow-Capozzi-Howe (14-2), cui il gioco degli scarti darà certo una mano. 
Male le italiane – Calligaris-Scognamillo-Pignolo – mai entrate davvero nel vivo dell’azione e per questo relegate in ultima posizione.

Domani debuttano i 49er
Inizia domani l’Olimpiade per la classe 49er, doppio acrobatico che vede al via anche gli azzurri Pietro e Gianfranco Sibello, considerati tra i favoriti per un posto sul podio. Secondi nella ranking mondiale, tre volte nei primi quattro alle ultime edizioni dei Campionati del Mondo, i Sibello non possono nascondere la propria ambizione, anche se gli avversari non mancano. Oltre agli spagnoli Iker Martinez e Xavier Fernandez – leader della classifica mondiale e oro ad Atene 2004 – i fratelli di Albegna dovranno guardarsi anche dagli ukraini Rodion Luka e Georgi Leonchuk – argento ad Atene 2004 – dagli inglesi Stevie Morrison e Ben Rhodes, dagli austriaci Nico Delle Karth e Nikolaus Resch, dai fratelli tedeschi Jan e Hannes Peckolt e dagli statunitensi Tim Wadlow e Chris Rast. Sono previste tre prove al giorno, molto rapide e ricche di suspance come si addice a una classe acrobatica, con manovre velocissime e marcamenti stretti, il tutto reso più difficile dalle condizioni del vento, previsto sempre instabile e leggero, e della corrente che può giocare brutti scherzi. I nostri velisti però sono pronti.

Per visitare il microsito su Pechino 2008 di Zerogradinord.it clicca qui.

Per consultare le classifiche clicca qui.

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