Enigma cinese
Classi OlimpicheOlimpiadiPechino 2008Vela 13 Agosto 2008 Zerogradinord 0
Pechino 2008 – Qingdao – Minimo sindacale non rispettato oggi a Qingdao e vela olimpica costretta a uno stop parziale. La brezza, infatti, non si è stesa in modo sufficiente a garantire lo svolgimento di prove regolari e il Comitato di Regata, preso atto della situazione, ha rispedito in porto Yngling, Finn, Laser Radial e Laser Standard al termine della prima manche. Condizioni appena diverse sui restanti campi di regata, dove la brezza si è presentata più consistente ma altrettanto instabile, hanno invece permesso di completare il programma alle classi 49er e 470 che, al termine di questa quinta giornata di vela a cinque cerchi, si ritrovano ad aver doppiato la boa di metà gara.
Finn
[singlepic=216,250,170,,left]Una sola prova è bastata a far chiarezza in classe Finn, dove Ben Ainslie (oggi 2), finendo secondo alle spalle del croao Ivan Gaspic (1), ha guadagnato terreno sul combattivo Zach Railey (7). Dietro al sorprendente statunitense staziona Guillaume Florent (4), ripresosi brillantemente dopo un avvio poco incisivo. A meno di clamorose rimonte, questi sembrano gli atleti destinati a salire sul podio. Nella corsa all’alloro olimpico potrebbe dire la sua anche Daniel Birgmark (3); lo svedese, quarto davanti allo sloveno Gaspar Vincec (8), ha a sua disposizione ancora quattro prove – tre di qualificazione più la Medal Race – per tentare di annullare il gap di nove punti che al momento lo separa dal già citato Florence.
Giornata positiva per Giorgio Poggi (9), avvicinatosi d’autorità al decimo posto e, di conseguenza, al sogno di entrare a far parte della Medal Race. Grazie al terzo piazzamento nei dieci, il portacolori della Guardia di Finanza si trova ora a tre soli punti dal portoghese Eduardo Couto (14), decimo, e a cinque dal polacco Rafal Szukiel (23), leader della prima ora.
Yngling
Continua l’assolo delle britanniche nella classe Yngling. Ayton-Webb-Wilson (2) non hanno rivali e, pur senza successi di giornata, hanno rosicchiato altri due punti alle olandesi Mulder-Bes-Witteveen (4). Dopo sette manche, le inglesi vantano ora un margine di cinque lunghezze sullo scafo arancione, seguito a undici punti dalle statunitensi Barkow-Howe-Capozzi (1).
La classifica molto corta lascia speranze di podio anche alle greche Bekatorou-Papadopoulou-Kravarioti (3), la cui crescita appare particolarmente convincente, alle russe Skudina-Krutskikh-Ivanova (6), alle australiane Weir-Gojnich-Farrell (9) e alle tedesche Schuemann-Hoepfner-Bleck (5).
Buona la performance odierna dell’armo italiano: Calligaris-Scognamillo-Pignolo (7) sono sempre ultime, ma, in virtù del buon piazzamento ottenuto oggi, hanno messo nel mirino le spagnole, lontane ora solo due punti.
Laser Standard e Radial
[singlepic=217,250,170,,left]Vola Diego Romero (5) tra i refoli impalpabili di Qingdao, confermando che quanto fatto vedere ieri non era frutto del caso. Atttingendo a piene mani dalla sua grande esperienza, il velista italo-argentino, da sempre a suo agio quando la brezza fatica a muovere le foglie, ha ora due punti di vantaggio sul portoghese Gustavo Lima (3), l’unico con lui a vantare solo piazzamenti nei dieci, e nove su Julio Alsogaray (10). Ciò che più conforta è il margine accumulato dopo sul quarto, il russo Igor Lisovenko (4), staccato di ben quindici punti.
Continua la crisi dei favoriti della vigilia. L’inglese Paul Goodison (15) galleggia in settima posizione, dietro al francese Jean Baptiste Bernaz (12). Una certa attenzione merita Andreas Geritzer (2), la cui nona piazza è determinata dal ventottesimo rimediato nella prima manche; una volta liberatosi da questo pesante fardello, l’austriaco potrebbe avvicinarsi al gruppo di testa, raggiugendo i già citati Lima e Romero.
Nessun cambiamento di rilievo tra i Laser Radial, dove la statunitense Anna Tunnicliffe (6) tiene a debita distanza la croata Mateja Petronijevic (5) e la coppia formata dalla lituana Gintare Volugeviciute (5) e l’australiana Sarah Blanck (7). Una classifica, quella femminile, molto più equilibrata rispetto a quella maschile: dal secondo al decimo posto il divario è di soli undici punti e in molte sono le atlete ad attendere il calcolo degli scarti per schiarirsi le idee in merito al proprio futuro.
Giornata no per la veterana Larissa Nevierov (22), scesa in ventiduesima posizione. Anche in questo caso, la classifica piuttosto corta lascia aperte buone possibilità di rimonta, a patto, ovviamente, di un sostanziale cambio di passo.
470 maschile e femminile
[singlepic=215,250,170,,left]Due prove valide per il 470 quest’oggi a Qingdao e classifica che si fa più concreta, visto il conteggio dello scarto. Si confermano al comando gli australiani Wilmot-Page (3-4) che, a giudicare dai parziali, paiono avviarsi verso un meritato successo. Pronti ad approfittare di eventuali passi falsi sono i francesi Charbonnier-Bausset (6-18) e gli inglesi Rogers-Glanfield (9-6), risaliti dal quinto al terzo posto dopo aver cancellato dal loro totale i diciannove punti raccolti nella manche d’apertura.
Sempre quarti, a cinque punti dalla terza piazza, Gabrio Zandonà e Andrea Trani (2-21), oggi protagonista di due prove in chiaro scuro. Al secondo ottenuto nella quinta regata è seguito un pessimo ventunesimo, immediatamente scartato. Alle spalle degli azzurri, cui a questo punto pare preclusa la speranza di conquistare l’oro, mordono il freno i portoghesi Marinho-Nunes (11-7) e i greci Kosmatopoulos-Papadopoulos (5-5).
Duello serratissimo in campo femminile. Dopo sei prove, a dividersi la vetta con tredici punti sono le olandesi De Koning-Berkhout (2-2) e le australiane Rechichi-Parkinson (9-4). Alle loro spalle, il vuoto. Le spagnole Dufresne-Tutzo (13-10) sono a quattordici punti e cominciano a guardare con maggior interesse ai movimenti di chi insegue.
Tra le avversarie più temute dal binomio iberico ci sono senza dubbio le israeliane Kornecki-Buskila (8-19), quarte a cinque lunghezze, e le nostre Giulia Conti e Giovanna Micol (6-11), quinte, che oggi avrebbero potuto raccogliare molto di più, viste le ottime partenze di cui si sono rese protagoniste.
49er
“Si regata in condizioni difficilissime: vento sempre leggero, con salti poco prevedebili, e gran caldo. La fatica mentale è notevole e decisiva. Chi riesce a mantenere più a lungo l’attenzione prevale, ma è un vero stillicidio”. Un commento che lascia poco spazio all’immaginazione quello di Gianfranco Sibello che, al termine delle tre prove odierne, occupa con il fratello la terza piazza.
Pur confermando la posizione, il binomio azzurro (3-8-12) ha perso contatto rispetto alla coppia di testa, ora lontana una decina di punti. A dettare legge sono sempre gli australiani Outteridge-Austin (6-4-6), ptimi con ventinove punti, e i danesi Warrer-Ibsen (4-2-9), secondi a quota trenta.
Alle spalle dei fratelli alassini è decisa la rimonta dei tedeschi Peckolt-Peckolt (2-12-4) e degli statunitensi Wadlow-Rast (1-1-1), veri mattatori della giornata con tre successi su altrettante prove.
Il programma di domani
Sei classi in gara domani per la vela a Qingdao, con dieci azzurri impegnati. Il turno di riposo toccherà stavolta ai 470 maschili e femminili. Ottava e nona prova per le classi Yngling e Finn. I 49er dovrebbero portare a termine altre tre manche. E ancora: quarta e quinta prova per le classi Laser e Laser Radial, che oggi hanno disputato una sola regata, e ritorno in acqua di RS:X maschili e femminili.
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