Boliaco – Il prossimo 4 luglio saranno 90 anni. Tanto tempo è passato dalla Regata dei Bragozzi da trasporto del 1930, che vide (in quella seconda edizione) e per la prima volta in gara le vele “non da lavoro”. Tra queste c’era il Galeotto, di fatto la prima carena da regata del lago di Garda. Il ricordo di quell’evento è oggi rappresentato dall’imbarcazione che grazie ai fratelli gargnanesi Luciano e Lorenzo Magrograssi ancora veleggia sul Benàco. In questo strano anno i 90 anni del Galeotto si legano a doppio filo ai 70 anni della Centomiglia (che si correrà il 5-6 settembre come sempre sull’intero periplo lacustre). L’ anterprima di questi eventi si avrà dal 18 luglio in poi con le Regate, i Test, l’Academy degli scafi della serie Persico69F, le piccole barche alate che avranno a bordo appassionati, armatori e un gruppo di grandi professionisti della vela italiana.
Il Galeotto vinse in quel lontano 1930, la seconda regata dei Bragozzi, la prima aperta alle barche non da lavoro, come venne classificato allora il Cutter gardesano-trentino. Il destino, ma qui è il caso di parlare di passione pura, ha voluto che questa barca classica sia finita dagli anni ’80 nei porti di partenza della Centomiglia, al Marina di Bogliaco.
La prima sfida velica, della storia lacustre, si corse – in verità – nell’estate del 1929 a Riva del Garda. Era la Regata dei Bragozzi, gli scafi a vela da trasporto. In quella occasione vinse, nella categoria fino a 30 tonnellate, la Genova, scafo armato dalla famiglia gargnanese dei Braghieri, che poi fu il primo battello «appoggio» alla Centomiglia del ’51. Successivamente la Genova venne ribattezzata Marola, e armata dall’attore Fabio Testi. La gara dei Barconi si disputò nuovamente nel 1930. In quell’occasione esordì e vinse tra le vele “non da lavoro” proprio il Galeotto. In origine era il Cutter austriaco Sirius, poi recuperato dal fondo lago (gli austriaci non volevano che finisse in mani italiane). Tra la fine dell’ 800 e i primi anni del ‘900 a bordo di Sirius navigarono, tra gli altri, l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, il cui assassinio (Sarajevo 1914) fu la causa dello scoppio della prima guerra Mondiale.
Alcune foto del 1910 mostrano l’Arciduca mentre sale a bordo a Riva del Garda. Il Galeotto fu, per anni, la prima ammiraglia di una piccola flotta della Canottieri S.S. Benacense, quella che poi divenne la Fraglia della Vela di Riva. In tempi più recenti vi salirono grandi skipper , tra loro l’ammiraglio rivano Luciano Dassatti, già comandante generale della Guardia Costiera Italiana, o l’ex presidente della Comunità del Garda Franco Todesco, grande appassionato degli sport del suo lago. Oggi il Galeotto è la barca Vip delle regate del Circolo Vela Gargnano grazie alla passione dei fratelli Luciano e Lorenzo Magrograssi di Villa di Gargnano, due velisti di grande valore, Campioni Italiani nel 1968 con l’olimpico Flying Dutchmann. Il Circolo Vela ha anche recuperato la copia del trofeo che nel 1930 venne assegnato ai vincitori della gara velica di Riva, un boccale in peltro donato all’epoca da Gabriele D’ Annunzio. Tutte le iniziative dei 70 anni della Centomiglia del Circolo Vela Gargnano hanno come partner i consorzi degli operatori turistici di Garda Lombardia, il progetto Eway (Car sharing auto e moto elettriche di Garda Uno), #Visit Brescia-Brescia Tourism, la Destination Management Organization che promuove il turismo di Brescia e della sua provincia, e che sta promuovendo e coordinando la ripartenza dei laghi di Garda, Iseo, Idro.
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