Audi MedCup, i GP42 tornano padroni del proprio destino
Audi MedCupGP 42Level ClassVela 24 Luglio 2010 Zerogradinord 0
Audi MedCup – Barcellona – Novità di un certo rilievo sono emerse al termine di due riunioni che hanno visto coinvolti i responsabili della classe GP42 e il management di Audi MedCup. La più eclatante riguarda l’uscita dal circuito della classe che, a partire dalla stagione 2011, tornerà ad essere padrona del proprio destino. Si conclude così un matrimonio durato due stagioni, iniziato all’indomani del buon successo fatto registrare dalla GP42 Quebramar Cup, circuito datato 2008 riservato unicamente agli scafi appartenenti al sodalizio guidato dal direttore Paolo Massarini e dal presidente Javier Goizueta, armatore di Madrid Caser Seguros.
Un futuro fuori da MedCup, quindi, tutto da definire. Ma Massarini, che Zerogradinord.it ha intervistato proprio questa mattina a Barcellona, sta già lavorando sodo per definire un nuovo circuito di regate: “Il nostro obiettivo è quello di risvegliare l’interesse di tutti quegli armatori che sono in possesso di un GP42 ma che non sono attualmente impegnati nel circuito. Le cinque barche presenti qui a Barcellona non devono ingannare: sparsi per il mondo ci sono più di quindici scafi disegnati per rispondere alla box rule della classe. Le nostre idee per il 2011 sono chiare: vogliamo creare un circuito basato sulla presenza in alcuni main event mediterranei del calendario agonistico internazionale. Poi, per rendere le regate sempre più avvincenti e tenere le barche al passo con i tempi, abbiamo deciso di puntare sui bompressi, riducendo al contempo numero di uomini di equipaggio e numero delle vele”.
Per una classe che esce dai ranghi, una è pronta a firmare il suo ingresso sotto le insegne Audi MedCup. Si tratta del Soto 40, un monotipo che secondo il management del circuito griffato Audi sarebbe in grado di raggiungere in brevissimo tempo le dieci unità. Certo, i costi – circa 300.000 Euro per uno scafo navigante – sono inferiori rispetto a quelli necessari per realizzare un GP42, ma è anche vero che al carbonio si contrappone la vetroresina e ai timonieri professionisti l’owner driver.
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