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Con una mossa a sorpresa, BMW Oracle Racing ha tolto il velo sul maxi trimarano con cui spera di poter sfidare Alinghi in un...

[singlepic=316,250,170,,left]America’s Cup – Anacortes – Basta una foto per dare un senso a un venerdì come tanti altri. Oggi, infatti, BMW Oracle Racing ha trasmesso agli organi di stampa due scatti del maxi trimarano con cui, Corte Suprema dello Stato di New York permettendo, ha in animo di contendere la Coppa America ad Alinghi in una sfida a due, da condurre sulle basi del Deed of Gift.
Costruito ad Anacortes, nello stesso stabilimento scelto per la realizzazione di USA-87 e USA-98, gli ACC utilizzati dal sindacato americano nelle acque di Valencia, il multiscafo, già griffato con le insegne tipiche del consorzio di Larry Ellison, appare adagiato su un carrello al riparo di una tensostruttura di enormi dimensioni. Tutto attorno, tecnici ed operai intenti allo svolgimento delle loro mansioni.
Progettata da Van Peteghem-Lauriot Prévost, in collaborazione con lo skipper francese Franck Cammas e con alcuni membri del reparto ingeneristico della BMW, l’imbarcazione è stata realizzata seguendo tecniche di laminazione uniche nel suo genere, utilizzando strumenti di altissima precisione forniti dalla Janicki Industries, cantiere specializzato nella lavorazione dei materiali di ultima generazione. A coordinare i lavori, eseguiti in parte da alcuni membri del sailing team, sono stati Mark Turner e Tim Smyth che hanno commentato: “Siamo estremamente orgogliosi di quanto fatto sino ad oggi. Ora che il varo non è lontano, possiamo dire di aver raggiunto tutti gli obiettivi fissati alla vigilia di questa avventura, iniziata nove mesi fa. Ci sono voluti grandi sacrifici da parte di tutti e credo non saremmo mai stati in grado di farcela se non avessimo scelto Anacortes come base operativa. Qui in zona, infatti, ci sono tecnici specializzati estremamente preparati e stabilimenti abituati a lavorare per l’industria aerospaziale”.
Come detto in precedenza, determinante per il completamento dell’impresa è stata l’esperienza BMW, incarnata dagli ingegneri aeronautici Christoph Erbelding e Thomas Hahn. Erbelding, specializzato al pari del collega in analisi dei dati e aerodinamica, si è diviso tra il Rhode Island e Valencia e ha seguito lo sviluppo del piano velico e dell’attrezzatura, mentre Hahn, trasferitosi in pianta stabile ad Anacortes, si è occupato degli scafi e della loro struttura.
“Quella che presentiamo oggi è una barca molto speciale, nata dall’eperienza e dall’estro di un gruppo di lavoro che non è sbagliato definire il migliore al mondo – ha affermato Russell Coutts, CEO del sindacato statunitense – Ora non ci resta che ultimare gli ultimi dettagli e procedere con il varo. Siamo curiosi di vedere se in acqua le cose andranno come pronosticato dai test effettuati in vasca e al computer”.
In attesa che la magistratura esamini il ricorso presentato contro la sentenza della Divisione d’Appello che, riformando la decisione del giudice Cahn ha riconosciuto la validità della sfida del Club Nautico Espanol de Vela, BMW Oracle Racing continua quindi imperterrito nella sua campagna da Deed of Gift: come dargli torto ora che tutti abbiamo visto la creatura ?

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