America’s Cup, tornano le spie
America's CupLuna RossaVela 27 Novembre 2012 Zerogradinord 0
Auckland – Ora è ufficiale: Luna Rossa Challenge 2013 ha protestato formalmente Oracle Team USA per spionaggio. Una storia vecchia come la Coppa stessa, quella delle spie, tornata di attualità nel corso degli ultimi giorni, da quando il team italiano ha accusato Mat Mason di essersi portato a meno di 200 metri dall’AC72 italiano e aver realizzato materiale multimediale. Un azione in contrasto con le regole della Coppa che, durante le sessioni di allenamento private, vietano ai componenti dei team di portarsi a meno di 200 metri dalle barche degli avversari.
Anticipata da Stuart Alexander sull’Independent, la protesta è stata presentata lo scorso 19 novembre ed è stata corredata da una serie di prove documentali piuttosto solide (in alcune foto si vede il gommone con Mason a bordo davvero vicino all’AC72 italiano).
La scena è stata seguita dai tecnici imbarcati sul gommone che Luna Rossa utilizza per raccogliere dati relativi alle performance; proprio questi tecnici sono stati citati come testimoni da parte del team legale dello sfidante italiano.
Resta ora da vedere quali conseguenze potrà avere la discussione della protesta che verrà gestita da David Tillet, presidente della Giuria Internazionale.
Intanto, da San Francisco giungono voci che vorrebbero i legali di Oracle Team USA impegnati nel tentativo di spostare la data di svolgimento della 34ma America’s Cup: visti i danni subiti dal loro AC72, gli statunitensi avrebbero chiesto agli avvocati di aiutarli a trovare il tempo necessario per preparare al meglio la difesa. Una posizione che, c’è da scommettere, troverà il pieno appoggio del Challenger of Record, Artemis Racing, vessato anch’esso da diversi problemi di natura tecnica.
Per leggere il testo della protesta clicca qui.
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