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Peter Montgomery ha intervistato per SportsWorld lo skipper di BMW Oracle Racing, Russell Coutts: su Zerogradinord.it il file audio dell'intervista.

[singlepic=1007,300,204,,left]America’s Cup – Auckland – Peter Montgomery ha intervistato per SportsWorld, trasmissione della radio neozelandese Radio Sport, lo skipper di BMW Oracle Racing, Russell Coutts.

Secondo il CEO del team statunitense, in Nuova Zelanada per partecipare ai funerali del vicino di casa deceduto nell’incendio della sua abitazione, le responsabilità per i ritardi e per l’impossibilità di raggiungere un accordo utile a riportare la Coppa in mare sono da imputare ad Alinghi, che non ha mai spiegato perchè ha deciso di respingere le proposte di BMW Oracle Racing per un evento multichallenge tradizionale.

Solo in un’occasione, spiega Coutts, le parti sono giunte a un passo dal trovare una soluzione all’annosa situazione,  anche grazie all’intervento di Keith Mills, CEO di Team Origin, ma l’accordo è sfumato proprio quando erano rimaste da risolvere alcune questioni di poco conto sempre per responsabilità di Alinghi.

Va comunque sottolineato che, stando alla ricostruzione di Alinghi relativa al periodo cui fa riferimento Coutts, Lucien Masmejan avrebbe abbandonato le trattative perchè, verso la metà di novembre 2008: “…BMW Oracle Racing, in modo del tutto inatteso, ha avanzato cinque nuove richieste che hanno minato le fondamenta degli accordi recentemente raggiunti dai challenger regolarmente iscritti alla 33ma Coppa America. Il documento è stato presentato da Melinda Erkelens, dell’ufficio legale di BMW Oracle Racing, che, dopo aver parlato con Russell Coutts, ha chiamato Lucien Masmejan per dirgli: ‘…ci sono cinque nuovi punti che non erano nella lista’. E’ stato a quel punto che Alinghi ha perso fiducia nelle reali volontà di BMW Oracle Racing di trovare un accordo”.

Relativamente al punto di vista di BMW Oracle Racing rispetto alle trattative tra Alinghi e i challenger iscritti alla 33ma edizione, Coutts ha affermato che il suo team non ha potuto vederli di buon occhio perchè sugli aspetti più importanti c’è l’evidente impronta del defender e scendere a compromessi su questioni così importanti vuol dire “cambiare lo sport in modo negativo”. Nel loro desiderio di andare avanti e fare parte del gioco, “alcuni team, se non un bel pò” si sono dimostrati pronti a tutto.

L’intervista ha ovviamente interessato anche BMW Oracle Racing 90, il maxi trimarano che gli statunitensi – a meno di sorprese nemmeno troppo clamorose, ndr – prevedono di utilizzare nel Deed of Gift match. Secondo Coutts si tratta di un’imbarcazione incredibile, perchè costruita ricorrendo a tecnologie incredibili.

Il campione neozelandese, che nel corso della stessa intervista ha anche fatto alcune riflessioni relative alla sua carriera – sono passati 25 anni da quando ha vinto la medaglia d’oro nel Finn ai Giochi di Los Angeles – ha dichiarato che più volte il loro multiscafo ha superato i 30 nodi, velocità raggiunta con una certa facilità e ha aggiunto che, quasi certamente, non farà parte dell’equipaggio incaricato di dare l’assalto alla Coppa America.


AMERICA’S CUP, RUSSELL COUTTS TALKS TO PETER MONTGOMERY

America’s Cup
– Auckland – BMW Oracle Racing‘s skipper Russell Coutts talks to Peter Montgomery on SportsWorld, radio program of Radio Sport.

[audio:Coutts_100509.mp3]
Audio courtesy Radio Sport.

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