America’s Cup, ecco la nuova regola di classe
AC ManagementAlinghiAmerica's CupVela 30 Gennaio 2009 Zerogradinord 0
[singlepic=1613,250,170,,left]America’s Cup – Il progetto dei nuovi AC33 è stato realizzato, grazie al contributo del Defender, del Challenger of Record e degli altri 17 challenger iscritti, nel corso di alcuni mesi di lavoro coordinati da Tom Schnackenberg, consulente di AC Management per le regole di classe e per i regolamenti tecnici dell’evento. Il progetto ha avuto inizio sin dai primi giorni del novembre 2008 quando, i progettisti e i manager dei 19 team, si sono incontrati regolarmente a Ginevra, in Svizzera, e a Valencia, città spagnola che ha accolto l’ultima America’s Cup.
Tutto il gruppo ha condiviso il principio di sviluppare una barca simile, in termini di costi, a quella della versione 5.0, utilizzata nella 32 America’s Cup, ma con prestazioni più spettacolari. La regola AC33 prevede così imbarcazioni con una lunghezza massima di 26 metri, con 5 metri di pescaggio e un dislocamento di 17,5 tonnellate.
Il piano velico è maggiore rispetto all’ACC versione 5.0: al posto del genoa ci sarà il fiocco e, come già previsto nel regolamento dell’AC90, le barche avranno il bompresso, mentre l’area degli spinnaker sarà limitata unicamente dal suo possibile utilizzo e non da eventuali misure massime delle dimensioni. Grazie al minor dislocamento, le imbarcazioni AC33 saranno più impegnative di bolina ma offriranno spettacolari prestazioni in poppa. Il baglio massimo non sarà più come nella versione scorsa appena sopra i 3 metri, ma di 4,8 metri.
ACC Version 5.0 33rd vs America’s Cup Class AC33
Lunghezza fuori tutto: 24.5 mt medio vs 26 mt max
Lunghezza al galleggiamento: 18-20 mt vs 26 mt max
Baglio massimo: 3.30 mt medio vs 4.80 mt max
Pescaggio: 4.1 mt vs 5.0 mt
Peso in assetto stazza: 24 ton vs 17.5 ton
Altezza dell’albero dalla sheerline: 32.50 mt vs 33.60 mt
Spinnaker area: 512 mq max vs senza limiti
Dimensioni randa: 214 mq media vs 225 mq max
I dalla sheerline: 26.1 mt vs 28.5o mt
J: 8.30 mt vs 10 mt
Distanza max della mura dello spinnaker dall’albero : 11.6m (tangone) vs 13.65m (alla fine del bompresso)
Per leggere il regolamento nella sua interezza clicca qui.
Tom Schnackenberg, consulente per la regola di classe e per i regolamenti tecnici dell’evento di AC Management, parla dello sviluppo del progetto e delle aspettative sulla nuova classe:
“Abbiamo lavorato attivamente nelle ultime 10 settimane al fine di definire la nuova regola di classe AC33. Il procedimento è stato molto simile a quello già utilizzato inizialmente per gli AC90 e abbiamo utilizzato molti degli aspetti già sviluppati 12 mesi fa. Grazie alla precedente esperienza, il procedimento è stato più semplice e scorrevole, nonostante l’interruzione causata dalle vacanze di Natale”.
“Inizialmente la barca pensata inizialmente aveva caratteristiche simili a quelle dei J-Class dal punto di vista delle restrizioni tecniche relativamente alle catene e agli slanci, ma grazie al contributo dei vari progettisti che via via hanno preso parte ai lavori, c’è stata una rapida evoluzione verso una regola che definisce la barca soltanto attraverso le massime dimensioni di lunghezza fuori tutto, dislocamento, baglio e pescaggio. Questo consente sicuramente un semplice procedimento di controllo degli scafi e ogni modifica può rendere la barca più veloce!”.
“Alla fine le barche saranno leggermente più lunghe delle precedenti (la Versione 5) e nello stesso tempo diverse tonnellate più leggere, mentre la superficie velica e il momento raddrizzante saranno simili a prima. Tutto ciò promette di offrire prestazioni di bolina simili al passato ma maggiore velocità e spettacolo in poppa. Siamo convinti che si tratti di una tipologia di barca che soddisferà l’intera comunità dell’America’s Cup. il degno successore di tutte le meravigliose barche del passato”.
Questo il commento di Rolf Vrolijk progettista capo del Defender della 33a America’s Cup:
“Per i progettisti è sempre preferibile essere coinvolti nel progetto di una nuova classe o di un nuovo tipo di barca, piuttosto che lavorare su qualcosa che già esiste, che è già molto evoluto che può soltanto essere ottimizzato nei particolari. È una sfida interessante perché comporta la necessità di partire da zero e questa classe di imbarcazioni è qualcosa che non è mai stata vista prima, dunque devi fare i tuoi compiti nel modo migliore se vuoi essere competitivo. Alcuni team potrebbero trovare soluzioni particolarmente efficaci su diversi particolari della regola, quindi sarà una sfida tecnica molto stimolante”.
John Cutler, direttore tecnico del Challenger of Record, Desafío Español, parla di come la nuova classe può portare a un livellamento dei diversi valori in campo:
“Siamo tutti con un foglio di carta bianco davanti, quindi ognuno di noi ha la grande opportunità di poter realizzare il progetto di una barca veloce e magari anche la più veloce di tutte. Sono convinto che questa sia un’ottima possibilità per tutti i challenger, sicuramente lo sarà per Desafío Español”.
Andy Claughton, coordinatore del team progettuale di Team Origin, lo sfidante inglese, dice:
“La definizione della nuova regola di classe AC90 ha rappresentato un impegno serio per Alinghi e per i challenger. La visione della nuova barca era chiara e definita: doveva essere veloce, moderna e impegnativa da utilizzare. Nello steso tempo non doveva rappresentare un costo proibitivo sia in termini di costruzione che di gestione della campagna. Lo sviluppo della regola è stato realizzato con una serie di incontri coordinati da Tom Schnackenberg, che ha offerto tutta la sua esperienza nella stesura del testo della nuova regola. Tutti i challenger hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente e tutti coloro che avevano maggiore esperienza hanno lavorato insieme per mettere a punto una regola che presenta molte meno restrizioni rispetto alle barche della passata edizione (Versione 5.0)”.
AC33: THE NEW AMERICA’S CUP YACHT DESIGN RULE GOES LIVE
[Alinghi Press Release] The AC33 has been designed through consultation between the Defender, the Challenger of Record and the 17 other entered teams and the process was headed by Tom Schnackenberg as the class rule and competition regulations consultant for AC Management. Designers and team managers from the 19 America’s Cup syndicates met regularly in Geneva, Switzerland, and Valencia, Spain, since the design process began in early November 2008.
This group agreed to develop a boat similar in cost to the America’s Cup Class Version 5.0 boat, but with a more exciting performance. The AC33 Rule evolved to a race yacht of 26m maximum length overall, with 5m of draft and a displacement of 17.5tonnes.
The sail plan area is greater than with the ACC Version 5.0 but without overlapping headsails, and as with the AC90 Rule contemplated in 2007, the boat has a bowsprit and the spinnaker area is limited only by sheeting constraints, not by measurement of dimensions. Given the lighter displacement, the AC33 will be more demanding to sail upwind, and will provide sparkling performance on the runs. Maximum beam is 4.8m, which will seem wide to people used to the appearance of the Version 5.0 yachts, where the last generation of yachts had a beam not much more than 3m in many cases.
ACC Version 5.0 vs 33rd America’s Cup Class Rule:
ACC Version 5.0 33rd / America’s Cup Class AC33
Length overall: 24.5 mt typical vs 26 mt maximum
Length waterline: 18-20 mt vs 26 mt maximum
Beam: 3.30 mt typical vs 4.8 mt maximum
Draft: 4.10 mt vs 5.00 mt
Weight in measurement condition: 24 ton vs 17.5 ton
Mast height from sheerline: 32.50 mt vs 33.6 mt
Spinnaker area: 512 mq maximum vs unlimited
Mainsail area: 214 mq typical vs 225 mq maximum
I from sheerline: 26.1 mt vs 28.5 mt
J : 8.30 mt vs 10 mt
Spinnaker tack from mast: 11.6 mt (pole) vs 13.65 mt (to end of bowsprit)
To read the new AC Class rule click here.
Tom Schnackenberg, class rule and competition regulations consultant for ACM, on how the process worked and what to expect of the new class:
“We have had a very active 10 weeks pursuing this new AC33 Class Rule. The process was very similar to that of the initial AC90, and we deliberately used many of the clauses already developed for it 12 months ago. Because of our previous experience, this process seemed familiar and ran smoothly, in spite of the interruption caused by the Christmas holidays”.
“The boat was originally suggested as one with overhangs, and girth restrictions, (a sort of mini J-class) but as different designers got into the act, it quickly evolved into a boat defined only by the length overall, weight, max beam and draft. This allows simple measurement processes for the hull itself, and each change seemed to make the boat go faster! As it turned out, the boat is slightly longer than the ACC Version 5.0 boats and several tonnes lighter, with similar sail area and righting moment. It promises to have similar upwind speed and to have sparkling downwind performance. We think it will be a boat which the America’s Cup community will really enjoy; a worthy successor to all the wonderful boats that have gone before.”
America’s Cup Defender Alinghi’s principal designer Rolf Vrolijk on the new class:
“For designers it is always more exciting to be involved in a new class or with a new type of boat than the highly evolved existing class where we can only focus on very detailed optimisation . It is quite challenging because it means starting from zero and this is a class like nothing we have seen before so if you do your homework right, you would be competitive. Some teams might be very competitive in some corners of the rule, so that will be very interesting.”
John Cutler, technical director for the Challenger of Record, Desafío Español, on how the new class can level the playing field:
“It is a clean sheet of paper and therefore everybody has a good opportunity to come up with and design a fast boat or possibly the fastest boat, so we think that this is a good opportunity for all challengers and it will work well for Desafío Español”.
Andy Claughton, design team coordinator for Team Origin, the British challenger, says:
“Creating the new AC33 Class Rule has been a terrific combined effort from Alinghi and the challengers. The vision of the boat was clearly established; it had to be fast, up to date and challenging to sail, whilst not being prohibitively expensive to build and campaign. The rule development was done at a series of round the table meetings chaired by Tom Schnackenberg who brought all his experience to bear in guiding the writing of the rule text. All the challengers were able to make their voice heard, and the experienced members of the group have worked towards a rule that has many fewer constraints than the old Version 5.0 boats”.
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