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America’s Cup, Oracle Team USA ci crede ma ai kiwi mancano due punti America’s Cup, Oracle Team USA ci crede ma ai kiwi mancano due punti
Al termine di una delle regate più emozionanti dell’intera serie, Emirates Team New Zealand ha conquistato il settimo punto battendo Oracle Team USA di... America’s Cup, Oracle Team USA ci crede ma ai kiwi mancano due punti


Video courtesy America’s Cup.

San Francisco – Al termine di una delle regate più emozionanti dell’intera serie, Emirates Team New Zealand ha conquistato il settimo punto battendo Oracle Team USA di 47”. Poco prima il team statunitense aveva vinto la nona regata con un margine di 47” sull’avversario.

Anche oggi le rive della baia di San Francisco sono risultate gremite da migliaia di spettatori. In oltre centosessanta anni di storia l’America’s Cup ha difficilmente regalato regate così combattute: nel 1983 furono necessarie tutte le regate della serie per determinare il vincitore, mentre nel 2007 si registrarono i delta più contenuti.

Senza dubbio lo spettacolo regalato da Defender e Challenger nel corso delle ultime tre regate è stato unico e avvincente: questo grazie a due team ora molto vicini dal punto di vista prestazionale, che una volta in acqua non si risparmiano certo, tirando al massimo gli AC72.

Il risultato di tale sforzo è racchiuso nella decima regata della serie, nel corso della quale si sono registrati ben quattro cambi di leadership, con i distacchi passati da 3” a 11”, quindi da 1” a 11”.

Se non sei rimasto colpito dalle regate odierne, forse è meglio che ti dedichi a un altro sport” ha commentato lo skipper di Emirates Team New Zealand, Dean Barker, giunto alla sua quarta America’s Cup.

Senza dubbio alcuno posso affermare che queste sono le regate più avvincenti ed emozionanti alle quali ho preso parte” ha sottolineato il quattro volte oro olimpico Ben Ainslie, tattico di Oracle Team USA.

Al termine delle regate odierne, Emirates Team New Zealand comanda la serie con il punteggio di 7 a 1. Ricordiamo che a vincere l’America’s Cup sarà il primo team a raggiungere i nove punti.

Oracle Team USA ha vinto Gara 9 dominando il match dall’inizio alla fine. Lo skipper James Spithill ha fatto un lavoro straordinario nel corso del pre-partenza, difendendo una posizione sottovento all’avversario e impedendo ai kiwi di tagliare la linea di partenza. I 4” di vantaggio accumulati alla prima boa sono andati aumentando bordo dopo bordo e gli statunitensi hanno finalmente raccolto il primo punto (le due vittorie ottenute nei giorni passati erano infatti servite per annullare gli effetti della penalizzazione inflitta dalla Giuria Internazionale).

Stiamo ancora sviluppando la barca: come nella Formula 1 o nella Moto GP hai sempre qualcosa da imparare – ha spiegato James Spithill – Da quando abbiamo iniziato a regatare abbiamo scoperto dettagli che non immaginavamo. L’importante è reagire prontamente e andare avanti: anche oggi abbiamo maturato nuove idee per apportare nuove modifiche”.

Emirates Team New Zealand ha reagito alla sconfitta gettandosi anima e corpo in Gara 10. Partito sottovento all’avversario, Dean Barker è stato quasi rollato, ma ha difeso la posizione e doppiato la prima boa con un leggerissimo margine di vantaggio.

Le emozioni sono esplose nel corso del lato di bolina, con i due team che si sono incrociati sette volte, scambiandosi la leadership in ben tre occasioni. Oracle Team USA ha avuto la meglio e ha girato la boa al vento con 1” di vantaggio.

A quel punto gli statunitensi hanno concesso una separazione che ha permesso a Emirates Team New Zealand di tornare al comando definitivamente.

E’ stato un lato molto combattuto – ha spiegato Ben Ainslie – Se al momento del primo incrocio avessimo anticipato la strambata, i kiwi avrebbero conquistato una posizione molto forte: è per questo che abbiamo deciso di poggiare e incrociare a poppa”.

Per noi era molto importante muovere la classifica dopo aver perso la prima regata: Oracle Team USA è stato superlativo e non ci ha lasciato spazi – ha detto Dean Barker – In quella successive c’è stata grande battaglia e siamo rimasti con il fiato sospeso fin sulla linea di arrivo: ci sentivamo in posizione di controllo al cancello di poppa, ma di bolina sono stati davvero velocissimi”.

Le regate valide per la finale della 34ma America’s Cup riprenderanno martedì con la disputa delle prove 11 e 12. L’orario è sempre fissato per le 13.15. La diretta dei match sarà disponibile tramite il canale YouTube dell’evento e sulle applicazione per iOS e Android.

34th America’s Cup Standings (alla meglio delle 17 regate)
Emirates Team New Zealand – 7
• Oracle Team USA – 1

Race 9 Performance Data
• Percorso: 5 lati/10.02 mn
• Tempo totale: OTUSA – 21:53, ETNZ – 22:40
• Delta: OTUSA +:47
• Distanza percorsa: OTUSA – 11.3 mn, ETNZ – 11.5 mn
• Velocità media: OTUSA – 31.63 nodi, ETNZ – 31.32 nodi
• Velocità massima: OTUSA – 42.52 nodi, ETNZ – 42.54 nodi
• Velocità del vento: media – 17.6 nodi, massima – 20.8 nodi
• Numero di virate/strambate: OTUSA – 8/6, ETNZ – 8/8

Race 10 Performance Data
• Percorso: 5 lati/10.02 mn
• Tempo totale: ETNZ – 22:00, OTUSA – 22:16
• Delta: ETNZ +:16
• Distanza percorsa: ETNZ – 11.8 mn, OTUSA – 11.7 mn
• Velocità media: ETNZ – 32.25 nodi, OTUSA – 31.76 nodi
• Velocità massima: ETNZ – 43.01 nodi, OTUSA – 44.98 nodi
• Velocità del vento: media – 18.3 nodi, massima – 22.3 nodi
• Numero di virate/strambate: ETNZ – 7/7, OTUSA – 7/7

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