America’s Cup, Luna Rossa pareggia il conto nella finale della Louis Vuitton Cup
America's CupLouis Vuitton CupLuna RossaTeam New ZealandVela 19 Agosto 2013 Zerogradinord 0
Video courtesy America’s Cup.
San Francisco – Con un posto nella finale della 34ma America’s Cup in palio, Luna Rossa Challenge ha pareggiato il conto in quella della Louis Vuitton Cup al termine di una regata condizionata dal ritiro di Emirates Team New Zealand, sino a quel momento solito protagonista della scena.
I kiwi stavano comandando la regata con oltre quattrocento metri di vantaggio quando, al termine del terzo lato, hanno dovuto fermare il loro AC72 a causa di un problema all’impianto idraulico che permette di governare i sistemi di bordo.
“Queste barche sono guidate dall’idraulica. Puoi incorrere in problemi seri se non puoi intervenire sulla regolazione della wing o su quella del rake” ha spiegato lo skipper Dean Barker.
I kiwi sono stati squalificati quando hanno ricevuto assistenza esterna da parte del loro shore team, intervenuto a bordo per ripristinare l’impianto.
Luna Rossa ha potuto così proseguire il suo volo solitario verso il punto del pareggio.
“Tutto ciò che viene, per noi, è un bonus – ha commentato il timoniere di Luna Rossa, Chris Draper – Non ci piace vincere così, ma sono comunque soddisfatto di come stavamo regatando contro avversari del genere. La velocità, nel complesso, è migliorata rispetto ai Round Robin. Vediamo cosa succederà”.
Draper e Luna Rossa avranno modo di capire a che punto sono già domain, quando saranno recuperate le regate 3 e 4, rinviate ieri e oggi. In vista dell’appuntamento, lo shore team di Luna Rossa dedicherà la sua attenzione all’ala, sulla quale, nel corso della giornata, si sono concentrate le attenzioni dell’equipaggio.
Draper ha spiegato che il danno è coseguenza dell’incredibile potenza di queste barche: “C’era un bel pò di brezza durante la navigazione di bolina. Stavamo spingendo barca e ala al limite e questo tipo di problemi capitano quano spingi al massimo. Sono quattro giorni consecutivi che navighiamo e lo faremo anche domani. E’ davvero dura per tutti tenere le barche in un pezzo”.
Barker ha sempre detto che timonare un AC72 è una delle cose più esaltanti che ci siano, a patto che si faccia molta attenzione.
“E’ la natura di queste barche. Ci sono moltissime cose che possono rompersi – ha detto Barker – E’ così che va. Siamo stati fortunati a non aver mai sofferto danni importanti”.
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