America’s Cup, la sfida di Argo Challenge
America's CupArgo ChallengeVela 16 Gennaio 2009 Zerogradinord 0
America’s Cup – Torino – Wecanucan: noi possiamo, tu puoi. Con questo slogan concepito in tempi non sospetti (l’inizio della campagna elettorale di Barack Obama era ancora lontano), il progetto Argo è stato presentato per la prima volta a Torino nel 2006, al Sindaco della città, Sergio Chiamparino in occasione dei Giochi Paralimpici Invernali. Ideatore Antonio Spinelli, attualmente coordinatore del progetto, grande appassionato di vela e volontario dell’associazione torinese Spordipiù, una delle più importanti realtà italiane nell’avviamento allo sport per persone con disabilità fisica.
La sfida: modificare e portare il concetto comune di “normalità” fuori dagli standard sinora conosciuti, per mostrare al mondo che raggiungere grandi obiettivi è possibile anche se si ha una disabilità e che nello sport, come nella vita, le barriere si possono abbattere se si possiedono determinazione, passione, spirito di squadra, serietà e professionalità.
Certamente non una novità in senso assoluto, ma è l’obiettivo che si propone Argo ad essere assolutamente sfidante e fuori dagli schemi: partecipare, per tentare di vincere, con un equipaggio internazionale composto da velisti e atleti disabili, alla 33° edizione della Coppa America, la Formula 1 della vela, la più importante competizione del settore e livello mondiale, teatro, a partire dagli anni ’80, delle imprese di leggendarie barche italiane, da Azzurra al Moro di Venezia fino ad arrivare, in tempi più recenti, a Mascalzone Latino, +39 e Luna Rossa. Basti pensare che quasi un miliardo di telespettatori in tutto il globo ha seguito l’ultima edizione della Coppa, tenutasi a Valencia, nel cui porto sono giunti per l’occasione oltre un milione e ottocentomila visitatori.
Ad oggi è stato raggiunto il primo grande traguardo: Argo Challenge è tra i sei equipaggi italiani ufficialmente iscritti alla prossima America’s Cup e può vantare il sostegno di importanti Partner Istituzionali: ONU, Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive, Accademia Navale di Livorno, RAI Segretariato Sociale. Da Torino, trampolino di lancio di questa avventura, sono inoltre arrivati immediatamente i Patrocini della Regione Piemonte, della Città e del Politecnico di Torino che contribuirà allo sviluppo la barca che gareggerà nella Coppa, il cui progetto è stato affidato ad Umberto Felci, architetto e progettista nautico, con una specializzazione sui materiali compositi.
Grande entusiasmo per l’iniziativa è stato manifestato dal Comitato Organizzatore di Torino 2008 World Design Capital. Argo infatti continuerà a confermare in ambito internazionale l’eccellenza nel settore del design del territorio piemontese che è stato teatro, nel 2008, di oltre 330 eventi in occasione del titolo di “prima Capitale mondiale del Design” assegnato a Torino da Icsid, l’Associazione mondiale dell’Industrial Design. Parole di grande apprezzamento per il progetto sono giunte anche dal Comitato Organizzatore di Italia 150 che sta preparando i festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia che avranno luogo nel 2011- anno in cui potrebbe aver luogo la fase finale della Coppa – e dei quali Torino, prima capitale d’Italia, sarà una delle sedi principali.
I primi risultati dell’equipaggio autorizzano a sognare: nel giugno 2006 Lars Grael, skipper di Argo, ha vinto il Trofeo Internazionale Benetti Classe Star, nell’ottobre 2006, con la barca French Kiss ha conquistato, vincendo tutte le regate, la vittoria nella Classe 12 Metri S.I. alla prestigiosa manifestazione Les Voiles de Saint Tropez, mentre nel settembre 2008 Argo Challenge, a bordo di Atalanta II dell’armatore Carlo Puri Negri, si è classificata al primo posto ex-aequo nella categoria Mini-Maxi ORC/IMS al Campionato Mondiale Maxi Yacht Rolex Cup a Porto Cervo.
I prossimi appuntamenti ufficiali saranno gli Act di Giugno e Ottobre, le gare che precederanno la Coppa vera e propria e che si terranno a Valencia.
Con queste due tappe di avvicinamento prenderà di fatto il via un’avventura che sarà certamente fonte di grandi emozioni non solo per il team e l’equipaggio, ma anche per tutti gli appassionati, i tifosi e per coloro che in qualità di partner e sponsor avranno scelto di sostenere questo progetto.
Il team
[singlepic=1412,170,250,,left]E’ stato già in massima parte definito il team di sportivi che scenderà sul campo di regata per aggiudicarsi l’ambito trofeo a partire dallo skipper, Lars Grael, fuoriclasse brasiliano, due medaglie olimpiche, ancora oggi uno dei più forti velisti al mondo pur avendo perso una gamba in un incidente durante una regata.
Lars, 44 anni, brasiliano, fratello dell’altrettanto celebre Torben, già tattico di Luna Rossa, è stato infatti il primo atleta a raccogliere la sfida di Argo. Oggi è l’uomo simbolo del progetto e un costante punto di riferimento. Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Seul nel 1988 e Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, Lars è una vera istituzione in Brasile, dove ha ricoperto alti incarichi politici e manageriali. Nonostante il grave incidente che ha subito durante una regata nel 1998, e per il quale ha perso una gamba, ha continuato a vincere ai massimi livelli della vela mondiale ed in particolare nella Classe Star.
Di altissimo livello anche il resto della squadra: Heiko Kröger, tedesco, 42 anni, disabile dalla nascita, compete ad alti livelli in diverse classi veliche. Ha vinto la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Sydney 2000, ha conquistato il primo posto nei Campionati del Mondo Classe 2.4 Open nel 2001 ed è stato, nello stesso anno, tra le nomination per il titolo di velista dell’anno della Rolex-ISAF; Damien Seguin, fuoriclasse e astro nascente della vela, pluricampione del mondo e campione paralimpico ad Atene 2004 nella Classe 2.4 e regatante solitario della classe Figaro; Umberto Panerai, medaglia d’argento olimpica nella pallanuoto, grinder e preparatore atletico di Luna Rossa; Pierangelo Vignati, medaglia d’oro nel ciclismo alle Paralimpiadi di Sidney, da qualche anno passato alla vela; Loic Touzè, esperto velista francese autore di traversate oceaniche; Fabrizio Olmi, uno dei migliori velisti con disabilità fisica in Italia.
Grande interesse per Argo è stato inoltre manifestato da Alex Zanardi, indimenticato campione di Formula 1 e Formula CART, autore di uno spaventoso incidente in Germania, sulla pista del Lausitzring, nel 2001, che lo privò di entrambe le gambe, ma che non gli impedì di tornare a correre e, nel 2005, a vincere nel Campionato Mondiale Superturismo (WTCC). Sempre in cerca di nuove sfide e grande appassionato di vela, Zanardi potrebbe essere parte attiva dell’equipaggio.
Il team di Argo Challenge sarà guidato dall’esperto Paolo Scutellaro. Entrato in Argo fin dall’inizio dell’avventura, Scutellaro è stato Team Manager della prima sfida di Coppa America di Mascalzone Latino ad Auckland e ha al suo attivo numerose vittorie, tra cui diversi titoli Mondiali.
Argo Challenge parteciperà alle regate dell’America’s Cup issando il guidone del Club Nautico Gaeta: la Base Nautica Flavio Gioia ospiterà il Team nel periodo di preparazione.
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