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John Bertrand, divenuto famoso come skipper di Australia II, ha recentemente affermato che la continua assenza degli aussie dalla Coppa America è da imputare...

[singlepic=1259,250,170,,left]America’s Cup – Sydney – John Bertrand, divenuto famoso come skipper di Australia II, sindacato di Alan Bond, ha recentemente affermato che la continua assenza degli aussie dalla Coppa America è da imputare ai costi spropositati necessari per prendere parte all’evento. Il velista, che nel 1983 strappò la Coppa America agli Stati Uniti per la prima volta nella storia grazie alla mitica chiglia alata, ha poi aggiunto che la crisi economica in atto, limitando gioco forza i limiti di spesa, potrebbe consentire alla sua nazione di tornare in gioco.

“A tenere l’Australia lontana dalla Coppa è principalmente il budget – ha spiegato Bertrand – Per vincere l’America’s Cup nel 1983 investimmo 3.5 milioni di Dollari, una cifra davvero irrisoria se paragonata a quelle di cui si sente parlare oggi: prima che la crisi si facesse largo, alcuni sindacati hanno speso oltre duecento milioni di Dollari nel corso di una sola campagna. Una realtà profondamente diversa rispetto a venticinque anni fa, quando Australia II pagava stipendi da 12 Dollari al giorno”.

“Se mi aveste chiesto quante possibilità c’erano di vedere una sfida australiana alla prossima Coppa prima della crisi economica avrei risposto: davvero poche. Ora, invece, sono quasi sicuro che le limitazioni e le regole in via di approvazione potrebbero garantire all’Australia la possibilità di tornare in gioco”.

A causa dei costi proibitivi, gli aussie non hanno più preso parte alla Coppa dal 2000. Da allora tutti i fuoriclasse australiani hanno cominciato a cercare fortuna all’estero e hanno finito per rinforzare le fila dei team più forti. Grant Simmer, navigatore a bordo di Australia II, è coordinatore del design team di Alinghi, mentre James Spithill, dopo aver regatato con Luna Rossa nel 2007, è passato armi e bagagli alle dipendenze di BMW Oracle Racing.

Secondo Bertrand la creazione di un sindacato australiano potrebbe essere all’orizzonte, specie se Alinghi dovesse, in caso di vittoria in tribunale, riaprire le iscrizioni alla 33ma America’s Cup: “Forniamo moltissimi velisti a tantissimi team, ma c’è da scommettere che in molti sarebbero felici di tornare a regatare per il loro paese”.


CRIPPLING BUDGETS KEEP AUSTRALIA AWAY FROM AMERICA’S CUP YACHTING
[Source AFP] The skipper of the America’s Cup-winning Australia II team said the continued absence of Australia from the competition is due to the massive budgets needed to compete. But John Bertrand, who captained the team to a famous victory in the 1983 cup, said the global financial crisis could limit spending and allow the country to compete again.

When the list of challengers was announced last month for the 33rd edition of the America’s Cup in 2010 or 2011 in Valencia, there was again no Australian team among the 19 potential contenders. No Australian challenge has been mounted for the world’s oldest sailing competition, which dates back to 1851, since 2000.

“Primarily it’s the size of the budgets,” Bertrand told Melbourne’s Age newspaper, explaining the nation’s continued absence. “We won the America’s Cup on a five-million-dollar (3.5 million US) budget, which pales into insignificance compared to the budgets now. Before the financial meltdown some of the syndicates were spending 200 million US. The budgets have blown out dramatically, they’re massive numbers compared to 25 years ago on Australia II when the stipend for the crew was 12 dollars (8 US) a day.”

But Bertrand says the financial downturn could rein in spending and open the door for Australia to return to challenge for the America’s Cup: “Before the financial meltdown the probability of Australia putting together a challenge was very remote. However, with the rules that almost certainly will be instigated over time, there is a possibility Australia will get back into the world of America’s Cup.”

The prohibitive costs to mount an America’s Cup challenge in the mid-1990s forced Australia’s best sailors and designers to join well-funded international teams. Grant Simmer, the Australian tactical navigator on board Australia II, is the design team coordinator for the Swiss Alinghi team, which successfully challenged for the 2003 America’s Cup in Auckland.

Bertrand believes an Australian syndicate could be on the horizon: “We supply a large number of sailors to these syndicates around the world (and) you have to assume they’d love to come back home and give it a shot.”

Bertrand was at the wheel when Australia II, with its innovative winged keel, snatched a 41-second victory over Dennis Conner’s American defender Liberty in the seventh and final race of the 1983 series off Newport, Rhode Island. It ended a 132-year winning streak by the New York Yacht Club, the longest such record in sports history.

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