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Mentre l'America's Cup Race Management mantiene stretto riserbo sui nomi dei team che hanno versato la prima rata del Performance Bond, da qualche sindacato...

Parigi – Mentre l’America’s Cup Race Management mantiene stretto riserbo sui nomi dei team che hanno versato la prima rata del Performance Bond, fissata lo ricordiamo a 200.000 Dollari che, in virtù di una recente modifica apportato al Protocollo, verrano interamente restituiti al termine della prima edizione dell’America’s Cup World Series ai team che avranno preso parte a tutti gli eventi ad essa collegati, da qualche team giungono voci tutt’altro che incoraggianti.

E’ ad esempio il caso di Energy Team che, giova ricordare, secondo i bene informati di oltralpe, tra i francesi sarebbe il team accreditato della miglior situazione economica.

In un’intervista rilasciata ieri al quotidiano sportivo L’Equipe, rilanciata dal sito della Course Au Large e da Scuttlebutt, Bruno Peyron, responsabile assieme al fratello Loick di Energy Team, sfidante francese all’America’s Cup, ha dichiarato che il suo sindacato non sarà pronto per prendere parte alla prima edizione dell’America’s Cup World Series, ciò a causa di alcuni problemi sorti circa la loro capacità di soddisfare i requisiti minimi richiesti dal Comitato Organizzatore della Coppa ai potenziali challenger.

Sempre nel corso della stessa intervista, Peyron ha detto di aver chiesto all’America’s Cup Race Management un lasso di tempo supplementare per poter regolarizzare la propria posizione e la modifica di altri dettagli, come la revoca dell’obbligo a partecipare alle regate della classe AC45 per gli sfidanti ufficiali.

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