America’s Cup, completati i test sui bracci dei foil degli AC75
America's CupIn evidenzaMultiscafiVela 17 Maggio 2019 Zerogradinord 0
Persico – La seconda tornata di test strutturali sui bracci one-design dei foil degli AC75 è stata conclusa con successo questa settimana in Italia presso Persico Marine.
Test esaustivi sono stati condotti nel corso di tre giorni mediante 100 differenti cicli di carico, dichiarando concluso il processo di progettazione e costruzione guidato da Luna Rossa Challenge. L’attenzione ora torna sulla costruzione dei bracci che verranno poi spediti ai team pronti a varare i loro AC75 nei prossimi mesi.
A seguito del primo round di test svolto presso Persico nel settembre dei 2018, è stato costituito un gruppo di lavoro formato da ingeneri strutturali di ciascun team che ha ridefinito insieme il progetto e il processo di costruzione dei bracci one- design dei foil degli AC75.
Il lavoro congiunto è stato coordinato da Alessandro Franceschetti, Responsabile delle Strutture per Luna Rossa, da Pure Design – azienda neozelandese specializzata in ingegneria dei compositi e da Stefano Beltrando di Qi Composites che ha diretto il controllo qualitativo del processo.
Durante i test i bracci sono stati sottoposti a carichi maggiori del doppio rispetto a quelli che si prevede un AC75 dovrà sopportare durante le regate più estreme.
“I bracci one-design sono una delle componenti strutturali primarie degli AC75. Oggi abbiamo raggiunto un importante traguardo verso la 36^ America’s Cup. Si tratta di un prototipo di foil in scala reale (1:1) testato per specifici casi critici di carico al fine di replicare e analizzare il comportamento strutturale dei bracci in condizioni estreme – ad esempio elevati carichi asimmetrici o urti di superfici esterne. Per la prima volta nell’America’s Cup il progetto di una componente primaria è stato testato alla sua massima capacità di carico fino alla rottura. Oggi abbiamo raggiunto i nostri target e il nostro obiettivo, è stato un lavoro sinergico fra tutti i team,” ha spiegato Alessandro Franceschetti.
Rappresentanti dei Challenger e del Defender Emirates Team New Zealand erano presenti da Persico per questa tappa fondamentale.
Andrew Corkery di Pure Design & Engineering ha preso parte ai test strutturali: “Sebbene i bracci dei foil siano componenti one-design – quindi uguali per tutti i team – la sfida nel mantenere un equilibrio tra innovazione e performance, sicurezza, affidabilità e controllo dei costi è rimasta la stessa. È sempre una sfida enorme riuscire a barrare tutte le caselle, ma visto il successo di questi test non vediamo l’ora di valutare le performance sull’acqua nel prossimo futuro.”
Guillame Verdier, Architetto Navale di Emirates Team New Zealand ha detto: “Rompere i foil non è cosa nuova in America’s Cup, succede quando spingi oltre i limiti. A noi è accaduto nella scorsa campagna a Bermuda. Non c’è mai una soluzione rapida, ma queste battute d’arresto sono recuperabili come hanno dimostrato i risultati odierni, e questo è chiave nell’America’s Cup.”
Al momento l’ottavo braccio è in costruzione presso Persico e si stima che il primo set di bracci dei foil venga spedito ai team nelle prossime settimane.
Marcello Persico, CEO di Persico Marine: “Il progetto dei bracci dei foil per la prossima America’s Cup è stata un’occasione unica per Persico che nessun’altra azienda del settore ha potuto avere. La nostra squadra ha lavorato duramente con i team di Coppa America sullo sviluppo del progetto e dei test per assicurarsi che i bracci one-design fossero assolutamente identici“.
L’FCS (Foil Cant System), ovvero il sistema idraulico ed elettronico di movimentazione dei foil, altro elemento chiave per permettere agli AC75 di volare è stato progettato e costruito da Emirates Team New Zealand ed è già stato spedito e ricevuto dai team.
Appena anche i bracci dei foil saranno ricevuti e installati, la prima versione degli AC75 avrà tutti gli elementi per andare in acqua. Il conto alla rovescia per vedere queste barche in navigazione è cominciato.
Per svolgere i test sul braccio dei foil, una struttura su misura è stata allestita in un’area di sicurezza presso Persico Marine. Il set up ha consentito al braccio di carbonio di 4.5 m di essere bloccato sul punto di accesso del cant, mentre una cima è stata attaccata a una replica dell’ala del foil. Il carico è stato quindi applicato tramite una puleggia connessa a un cilindro idraulico.
Otto serie di test sono state svolte per simulare i diversi carichi a cui i bracci saranno sottoposti quando un AC75 volerà sull’acqua e i pesi sono stati settati in modo che i bracci fossero due volte più resistenti di quanto dovrebbero essere.
I primi due test sono stati eseguiti applicando un peso asimmetrico sull’ala interna per replicare cosa accade quando la parte esterna dell’ala esce fuori dall’acqua.
I test numero tre e quattro sono stati eseguiti applicando carichi asimmetrici all’estremità esterna dell’ala utilizzando gli stessi carichi e cicli (+30) dei test precedenti.
Il quinto test è stata una prova di carico in caso di poggiata ed è stata compiuta in modo da creare il massimo momento del cant, il che tipicamente avviene alla boa di bolina.
Il sesto test ha simulato l’impatto del braccio con una superficie estranea.
Gli ultimi due test (7 & 8) sono stati di nuovo dei test in poggiata ma in questo caso il peso applicato è stato tale che ci si aspettavano rumori udibili (test 7) e rottura (test 8). Per monitorare i potenziali danni interni, il braccio è stato coperto con fasci di fibre ottiche che hanno registrato le emissioni acustiche e le onde di ultrasuoni in ogni momento. I controlli sono stati effettuati al termine di ogni test.
Entrambi i foil a dritta e sinistra degli AC75 sono composti da un braccio e da un’ala.
Il braccio dell’AC75 è composto di carbonio ed è lungo 4.5 m. Alla sua tip è attaccata un’ala che garantisce la spinta verso l’alto necessaria al sollevamento dell’AC75 dall’acqua. L’ala del foil (larghezza 4 m) verrà progettata e costruita da ciascun team.
A muovere i foil è l’FCS (Foil Cant System) un sistema idraulico ed elettronico one- design che è stato progettato da Emirates Team New Zealand e prodotto ad Auckland.
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