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Torna ad infiammarsi lo scontro tra BMW Oracle Racing e Alinghi. Il team statunitense, tramite il suo yacht club, è tornato a rivolgersi alla...

[singlepic id=3346 w=204 h=300 float=left]America’s Cup – New York – Torna ad infiammarsi lo scontro tra BMW Oracle Racing e Alinghi. Il team statunitense, tramite il suo yacht club, è tornato a rivolgersi alla Corte Suprema dello Stato di New York, accusando il defender di aver violato le disposizioni del Deed of Gift – al centro dell’attenzione sono finiti i motori che permettono di regolare le vele e le zavorre mobili di Alinghi 5 – e di aver stipulato una sorta di patto segreto con l’ISAF.

Quella che segue è la traduzione del comunicato stampa diffuso in serata dal Golden Gate Yacht Club. La stessa è stata realizzata dalla nostra redazione, ci scusiamo fin d’ora per eventuali errori e/o omissioni:

“Su richiesta del Golden Gate Yacht Club, oggi, la Corte Suprema dello Stato di New York ha emesso un ordine di apparizione nei confronti al defender, la Société Nautique de Genève, affinché quest’ultimo spieghi i motivi del mancato rispetto delle norme stabilite dal Deed of Gift, negando al Golden Gate Yacht Club, in quanto Challenge of Record, di godere dei propri diritti, come stabilito nelle sentenze passate in giudicato.

Più espressamente, a oggi la Société Nautique de Genève ha rifiutato di comunicare al Golden Gate Yacht Club le sailing regulations e le regole del match, come richiesto dal Deed of Gift. Come se non bastasse, la Société Nautique de Genève ha dichiarato che in futuro potrà cambiare le regole senza il consenso del Golden Gate Yacht Club, incluse le regole che governano la costruzione degli yacht da utilizzare in regata. Inoltre, ha stipulato un accordo segreto con l’International Sailing Federation (ISAF), organizzazione che ha un ruolo centrale nello scegliere gli ufficiali di regata e i componenti delle giurie.

‘Ancora una volta Alinghi sembra essere convinto che il Deed of Gift e le altre regole non siano applicabili nei suoi confronti – ha affermato il portavoce del Golden Gate Yacht Club, Tom Ehman – Come abbiamo scritto nel nostro atto di citazione, i pregiudizi nei confronti del Golden Gate Yacht Club sono manifesti. Per esempio, la Société Nautique de Genève ha dichiarato l’intenzione e di avere l’autorità per poter dotare la sua imbarcazione di motori per regolare le vele e di zavorre mobili, sistemi banditi dai regolamenti ISAF, e quindi ha annuciato un cambiamento degli stessi al fine di poterli utilizzare. Mentre era in corso la progettazione della sua imbarcazione, il Golden Gate Yacht Club si è dovuto attenere alle regole dell’ISAF, che proibivano motori e zavorre mobili’.

All’inizio di aprile, la Corte di Appello dello Stato di New York, con un 6 a 0 unanime, ha riconosciuto al Golden Gate Yacht Club il titolo di Challenge of Record e ha stabilito che il prossimo match si svolga all’inizio di febbraio 2010.

Il Deed of Gift stabilisce che il match di Coppa ‘debba essere svolto sotto le regole e le sailimng regulation stabilite dal defender, sempre che queste non siano in conflitto con quanto stabilito dal Deed of Gift stesso’. Il Deed, inoltre, stabilisce che le regole e le sailing regulations possano essere modificate dal defender solo con il mutuo consenso del Challenger of Record.

All’epoca della sfida presentata dal Golden Gate Yacht Club, l’11 luglio 2007, le ‘regole e le sailing regulations’ della Société Nautique de Genève, erano le stesse fissate dall’International Sailing Fedartion e includevano il Regolamento di Regata ISAF che, oggi come allora, governa gli eventi velici più importanti. Regole che non erano affatto in conflitto con quanto stabilito dal Deed of Gift.

Nonostante ciò, con una lettera inviata al Golden Gate Yacht Club in data 23 aprile 2009, la Société Nautique de Genève si è arrogata il diritto di modificare le regole del match in qualunque momento, senza il mutuo consenso.

Ma la Société Nautique de Genève non si è fermata qui. Un membro dell’Ececutive Commitee dell’ISAF è venuto a conoscenza del fatto che, il 5 giugno 2009, la Société Nautique de Genève (o il suo team, Alinghi) ha pagato all’ISAF una somma pari a 150.000 Euro per ottenere un accordo segreto contenente dettagli riguardanti il ruolo dell’ISAF, le ‘regole e le sailing regulations’ governanti il prossimo match di America’s Cup.*

Né l’ISAF né la Société Nautique de Genève sveleranno tale accordo al Golden Gate Yacht Club. Soprattutto alla luce del ruolo centrale che l’ISAF ha nello scegliere gli ufficiali di regata e le giurie, questa collusione segreta è inaccettabile e viola gli obblighi fiduciari della Société Nautique de Genève nei confronti del Golden Gate Yacht Club, in quanto Challenger of Record e beneficiario di tale fiducia.

L’udienza è stata fissata per martedì 21 luglio alle ore 10.00″.

* NDR: tale episodio è contenuto all’interno dell’affidavit di Richard Slater. Al punto 8, Slater, sotto la sua responsabilità, dichiara: “David Kellet, membro dell’Executive Commitee dell’ISAF e Tesoriere, mi ha raccontato nel corso di una conversazione telefonica avvenuta il 9 giugno 2009 che la Société Nautique de Genève (o ilsuo team, Alinghi) il 5 giugno 2009 si è accordata per pagare 150.000 Euro all’ISAF al fine di raggiungere un accordo scritto che, tra le altre cose, conteneva alcuni accordi riguardanti le regole di regata della prossima America’s Cup e il ruolo dell’ISAF stesso in vista dell’evento”. Slater prosegue il suo racconto al punto 9: “Mr. Kellet mi ha inoltre detto che l’ISAF avrebbe voluto far avere a BMW Oracle Racing e al Golden Gate Yacht Club una copia dell’accordo del 5 giugno 2009, ma non l’avrebbe fatto perchè la Société Nautique de Genève ha insistito con l’ISAF affinché mantenesse l’accordo riservato”.

Per leggere il comunicato stampa ufficiale clicca qui.

Per leggere l’ordini di apparizione clicca qui.

Per leggere la memoria introduttiva clicca qui.

Per leggere l’affidavit di Tom Ehman clicca qui.

Per leggere l’affidavit di Richard Slater clicca qui.


AMERICA’S CUP, GOLDEN GATE YACHT CLUB STATEMENT

[Golden Gate Yacht Club Press Release] “At Golden Gate Yacht Club’s request, today the Supreme Court of the State of New York issued an order directing the defender, Société Nautique de Genève (SNG), to show cause why it should not be held in contempt of court for failing to comply with the America’s Cup Deed of Gift by denying GGYC its rights, as the next America’s Cup challenger of record, as detailed in the Order and Judgment.

Specifically, to date SNG has refused to affirm its sailing regulations and rules to GGYC as required by the Deed. To make matters worse, SNG said that it may change the rules in the future without GGYC’s consent, including the rules governing construction of the competing vessels. Further, it has entered into a secret agreement with the International Sailing Federation (“ISAF”), the organization which will have a central role in selecting match officials and sailing jury.

“Once again, Alinghi seems to believe the Deed and other rules do not apply to them,” said GGYC spokesman Tom Ehman. “As we said in our court brief today, the prejudice to GGYC is manifest. For example, SNG has proclaimed the intent and authority to construct its competing vessel with engines to trim sails and movable ballast, each now banned by the ISAF rules, and then announce a change in those rules that permits them. In designing its competing vessel, GGYC was compelled to rely on the ISAF rules which prohibit engines and movable ballast.”

In early April the New York State Court of Appeals, in a unanimous 6-0 ruling, held that GGYC is the rightful challenger, and that the next match would be in early February 2010.

The Deed of Gift provides that the Cup match “shall be sailed subject to [the defender’s] rules and sailing regulations so far as the same do not conflict with the provisions of this deed of gift.” The Deed also explicitly provides that the defender’s “rules and sailing regulations” for the match may only be modified through mutual consent of the defender and challenger.

At the time of GGYC’s challenge on July 11, 2007, SNG’s “rules and sailing regulations” were those of the International Sailing Federation (“ISAF”), including the ISAF Racing Rules of Sailing (“RRS”) that then and now govern major sailing events. These rules apply “so far as the same do not conflict with the provisions” of the Deed.

However, by letter to GGYC dated April 23, 2009, SNG for the first time claimed the right to change the rules for the match at anytime without mutual consent.

But SNG did not stop there. An ISAF Executive Committee member has acknowledged that on June 5, 2009, SNG (or its racing team Alinghi) paid ISAF €150,000 pursuant to a secret agreement making certain arrangements concerning ISAF’s role in, and the “rules and sailing regulations” for, the next Cup match.

Neither ISAF nor SNG/Alinghi will disclose the secret agreement to GGYC. Especially in light of ISAF’s central role in selecting the match officials and sailing jury, such collusive secrecy is unacceptable and violates SNG’s fiduciary duty to GGYC as the challenger of record and trust beneficiary.

The court scheduled a hearing for Tuesday, July 21 at 10 a.m.”

To read the official press release click here.

To read the Order to Show click here.

To read Memo of Law click here.

To read Tom Ehman affidavit click here.

To read Richard Slater affidavit click here.

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