America’s Cup, BMW Oracle Racing punta tutto sull’Appello
America's CupOracle Team USAVela 8 Dicembre 2008 Zerogradinord 1
[singlepic=1044,250,170,,left]America’s Cup – San Diego – Il Golden Gate Yacht Club ha reso noto di aver inviato una lettera alla Société Nautique de Genéve con la quale Marcus Young, commodoro del club statunitense, ha informato Pierre-Yves Firmenich, commodoro del sodalizio ginevrino defender della Coppa America, che BMW Oracle Racing non si iscriverà entro il 15 dicembre alla 33ma America’s Cup, considerata illegittima dal sindacato di Larry Ellison.
La seguente traduzione è stata curata dalla nostra redazione: ci scusiamo sin d’ora per eventuali errori o imprecisioni.
“Pierre-Yves Firmenich
Commodoro
Société Nautique de Genéve
Caro Commodore Firmenich,
con la presente sono ad informarti ufficialmente che il Golden Gate Yacht Club e BMW Oracle Racing non si iscriveranno entro il 15 dicembre alla regata che la Société Nautique de Genéve sta organizzando e che noi non consideriamo essere un’America’s Cup legittima.
A questo punto non ci resta che intensificare i nostri sforzi per vincere la causa davanti alla Corte d’Appello dello Stato di New York, l’unica strada rimasta per creare una competizione giusta e competitiva che preservi l’integrità, il prestigio e la tradizione dell’evento velico per eccellenza nel rispetto di quanto stabilito dal Deed of Gift.
Come sai, la Corte ha fissato per il 10 febbraio il dibattimento e si prevede emetterà la sentenza entro la fine di marzo. Visto che la posta in gioco è il futuro dell’America’s Cup, non crediamo che qualche altro mese di attesa rappresenti un ritardo irragionevole.
In realtà, ci è sembrato alquanto strano che la SNG abbia fissato in modo arbitrario la deadline del 15 dicembre, visto che la decisione della Corte è così vicina. Infatti, i tempi scelti per il rilancio della manifestazione – processo avviato subito dopo la presentazione del ricorso da parte del GGYC davanti ai Giudici – è solo un evidente tentativo di influenzare la Corte. Nonostante questo, abbiamo valutato la possibilità di iscriverci all’evento, a patto che la SNG ci avesse dato l’opportunità di rivedere il Protocollo e paragonarlo con il piano in dieci punti da noi proposto per riuscire a istituire regole giuste. Purtroppo, SNG non ha voluto soddisfare questa regionevole richiesta.
Nel corso dei diciassette mesi trascorsi abbiamo tentato in modo costruttivo di risolvere la disputa fuori dalle aule di giustizia per riportare la Coppa in acqua. Ancora una volta la SNG e il suo pool difensivo si sono rifiutati di trattare con noi in buona fede. Invece:
– SNG ha creato uno yacht club fantasma, in modo da scrivere da sola le regole della 33 America’s Cup, immediatamente codannate da sette yacht club come ‘le peggiori nella storia della Coppa America’;
– SNG ha presentato una mozione segreta ai suoi revisori accuratamente selezionati per far approvare il suo Challenger of Record fantasma e per eliminare il GGYC, un challenger serio, indipendente, con l’esperienza e la capacità per organizzare una sfida seria;
– prima della sentenza del novembre 2007, la SNG ha unilateralmente cancellato la Coppa America 2009 e Team New Zealand l’ha querelato per questo;
– quando la decisione depositata dalla Corte nel novembre 2007 ci vide prevalere, SNG rifiutò di negoziare un’America’s Cup multi-challenger su monoscafi basata sul consenso comune, percorso che avrebbe permesso di svolgere la Coppa prevista per il 2009.
Il pool difensivo della SNG ha sempre mirato ad escludere gli avversari più forti dagli eventi velici quando questi hanno rappresentato una reale minaccia. In più, il vostro tentativo di rianimare la manifestazione non è riuscito a radunare un agguerrito parterre di concorrenti. Noi siamo stati esclusi dai recenti meeting, come ogni altro challenger che abbia rifiutato di sottoscrivere il vostro accordo di non divulgazione non negoziabile, documento utile a creare una cortina di silenzio attorno agli incontri utili a stilare le regole della Coppa America senza precedenti nella storia dell’evento. Questo non è il processo democratico, trasparente e aperto necessario per sviluppare un Protocollo in grado di assicurare una piena partecipazione da parte dei team più importanti in un’America’s Cup giusta e competitiva.
Il pool difensivo della SNG ha cercato di trasmettere la falsa impressione che fossero stati mossi i passi necessari per modificare alcuni degli aspetti più scandalosi del Protocollo corrente. Ma per quanto ne sappiamo si continua ad insistere su privilegi ingiusti, come il diritto di cambiare le regole in ogni momento e di competere contro gli sfidanti durante le Challenger Series senza conseguenze di punteggio per la SNG.
Perchè dovremmo entrare alla cieca nella manifestazione quando la SNG e il suo team di Coppa America hanno dato prova di inaffidabilità e di temere gli esiti di una competizione giusta?
Come detto in passato, se prevarremo in tribunale come crediamo, come Challenger of Record cercheremo nuovamente di raggiungere un accordo per una Coppa multi-challenger con regole giuste, simili a quelle che hanno fatto della 32ma America’s Cup una delle più belle ed emozionanti nella storia della regata.
Come scritto nella nostra difesa: “L’America’s Cup è davvero speciale. E’ l’unico evento nel mondo dello sport che, basato su un trofeo challenge, ricomincia da capo ogni qualvolta uno yacht club esperto e indipendente si arroga il diritto di sfidare il defender, o sulla base di regole concordate o, qualora la negoziazione sia impossibile, sotto la giurisdizione delle norme definite dal Deed of Gift. Un Challenger of record forte e indipendente è essenziale per soddisfare la visione della manifestazione propria del Deed of Gift.
SNG e il Club Nautico Espanol de Vela hanno il diritto di organizzare un differente tipo di regate se lo vogliono. Ma senza gli avversari più forti e gli sponsor più prestigiosi, senza regole giuste, senza nessun rispetto per 157 anni di tradizione e, soprattutto, con il continuo disprezzo dimostrato dal tuo Yacht Club nei confronti del Deed of Gift, non sarà un’America’s Cup. Sarà semplicemente un’Alinghi Cup e non vediamo nessuna buona ragione per partecipare.
Sinceramente,
Marcus Young
Commodoro
Golden Gate Yacht Club”
Per leggere la lettera clicca qui.
GOLDEN GATE YACHT CLUB WILL NOT ENTER THE SNG REGATTA
[Golde Gate Yacht Club Press Release] Golden Gate Yacht Club today released a letter from its Commodore, Marcus Young, to Pierre-Yves Firmenich, the Commodore of Société Nautique de Genève, officially informing him that GGYC and the BMW Oracle Racing team will not submit an entry for the regatta being organized by SNG.
“Pierre-Yves Firmenich
Commodore
Société Nautique de Genève
Dear Commodore Firmenich,
This is to officially inform you that the Golden Gate Yacht Club and the BMW Oracle Racing team will not submit an entry by December 15 for the regatta that SNG is organizing, which we do not consider a legitimate America’s Cup.
Rather, we will now focus our efforts and attention on winning our appeal before the New York State Court of Appeals – clearly the only avenue left open to create a fair and competitive challenge that preserves the integrity, prestige and tradition of yacht racing’s pinnacle event in keeping with terms of the America’s Cup Deed of Gift.
As you know, the Court has set a date of February 10 for oral arguments and is expected to rule on our appeal by the end of March. Given the stakes involved for the future of the America’s Cup, we do not believe a few more months represent an unreasonable delay.
In fact, we find it quite odd that SNG has set an arbitrary registration deadline of December 15 in light of the fact that a Court decision is so close. Indeed, the timing of your whole revived “preparations” for the regatta – initiated immediately after GGYC filed its opening brief in this Court – is only a transparently blatant attempt to influence the Court. Even so, we were willing to consider entering the event if SNG had given us an opportunity to review the Protocol and compare it against the Ten Point Plan we had proposed to achieve fair rules. Regrettably, SNG did not accede to this reasonable request.
Over the past 17 months, we have made a number of constructive suggestions to resolve the dispute outside of court and get the America’s Cup back on track. Yet SNG and your defense apparatus have consistently refused to negotiate with us in good faith. Instead:
- SNG created a sham yacht club to self deal and write your own rules for AC33, which were immediately condemned by seven yacht clubs as “the worst text in the history of the America’s Cup.”
- SNG submitted a secret application to your hand-picked arbitrators to rubber-stamp your sham challenger of record and eliminate GGYC – a serious, independent competitor with the experience and capability to mount a worthy challenge.
- Before the trial court decision in November 2007, SNG unilaterally cancelled the 2009 America’s Cup and Team New Zealand sued you for it.
- When we won the November 2007 decision in the trial court, SNG refused to negotiate a mutual consent, multi-challenger America’s Cup in monohulls that would have put the Cup back on track for a 2009 event.
SNG’s defense apparatus has a track record of excluding top competitors from sailing events when they pose a real threat. Moreover, your recently revived “preparations” process has not been conducive to attracting a strong field of competitors. We have been excluded from the recent meetings, as has any challenger that declined to sign your non-negotiable nondisclosure agreement, thus creating a conspiracy of silence around a rules meeting of America’s Cup competitors unprecedented in Cup history. This is not the inclusive, open, transparent and democratic process required to develop a Protocol that will ensure the full participation of major teams in a fair and competitive America’s Cup.
SNG’s defense apparatus has tried to convey the false impression that you have relented on some of the more outrageous aspects of the current Protocol. But as far as we know, you continue to insist on such patently unfair privileges as the right to change any of the rules at any time, and to compete against the challengers in most of the challenger selection series races with no scoring consequences to SNG.
Why should we blindly enter the event when SNG and your America’s Cup team have proven so untrustworthy and fearful of fair competition?
As we’ve said before, if we prevail in court as we expect, as Challenger of Record we will once again seek to reach agreement with you on a traditional multi-challenger regatta with fair rules like those that made AC 32 one of the best, most exciting in history.
As our latest Court papers state, “[T]he America’s Cup is special—indeed, it is unique in the sporting world—precisely because it is … a Challenge Cup, begun anew each cycle when an independent and experienced yacht club claims the right to put the Cup’s current holder to the test on whatever terms can be negotiated between relative equals—or under the Deed’s default match race terms if negotiations fail… A qualified, strong, and independent Challenger of Record is essential to the basic structure of the competition that the Deed envisions.”
SNG and CNEV are entitled to hold a different kind of sailing regatta if you choose. But without several top competitors and major sponsors, without fair rules, without any regard for 157 years of America’s Cup tradition, and, most importantly, with your Club’s continuing reckless disregard for the Deed of Gift, it won’t be an America’s Cup. It will simply be an Alinghi Cup, and we see no good reason to participate.
Sincerely,
Golden Gate Yacht Club
Marcus Young
Commodore”
To read the letter click here.
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