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Nigel Irens, designer tra i più famosi nel mondo dei multiscafi e già titolare dei progetti di alcuni dei più veloci trimarani mai realzzati,...

[singlepic id=3286 w=300 h=204 float=left]America’s Cup – Montreux – Nigel Irens, designer tra i più famosi nel mondo dei multiscafi e già titolare dei progetti di alcuni dei più veloci trimarani mai realzzati, come B&Q-Castorama, Sodeb’O e IDEC, è stato coinvolto nella progettazione del nuovo catamarano di Alinghi. Ad intervistarlo in merito a questa nuova sfida tecnologica e di concetto è stata Marian Martin di BYM News.

Nel corso della lunga e interessante chiaccherata – per leggere la versione originale clicca qui –  Irens, che ha usato termini molto semplici per farsi capire anche dai meno tecnici, ha spiegato perché si è preferito scommettere su un catamarano anziché su un trimarano: “La scelta è stata presa in considerazione del fatto che a queste barche sarà richiesto di navigare per lunghi tratti su un solo scafo. Essendo largo e alto sull’acqua, ad Alinghi 5 basterà uno sbandamento molto contenuto per sollevare uno scafo e appoggiarsi sull’altro, mentre BMW Oracle Racing, appoggiandosi anche sullo scafo centrale, dovrà sbandare di più per ottenere lo stesso risultato. Il perchè della scelta è principalmente questo: quando BMW Oracle Racing viaggia su un solo scafo, quello di sopravento è molto alto sulla superficie dell’acqua e più alto sei, più aumenta lo spostamento d’aria e, di conseguenza, la resistenza aerodinamica”.

“Questo è un punto a favore di Alinghi. D’altra parte va considerato che BMW Oracle Racing ha fatto un buon lavoro disegnando uno scafo centrale piuttosto largo, che dovrebbe agevolare le virate. In fase di manovra, infatti, la barca concentrerà tutta la sua potenza sullo scafo principale, sul quale farà perno per cambiare rotta. In teoria c’è da aspettarsi che la barca degli americani sia più veloce in uscita dalle virate. Ovviamente la nostra è stata una scelta strategica ed è stata presa sulla base del fatto che i lati saranno piuttosto lunghi e non dovrebbero esserci troppe virate da fare. Se poi succederà che le barche abbiano prestazioni simili, cosa che non è da escludere, l’equipaggio che saprà di essere più veloce in fase di manovra potrebbe tentare di buttarla sul tacking duel. In tal caso Alinghi potrà contare sull’automazione dell’attrezzatura di coperta che dovrebbe rendere le virate meno impegnative rispetto a quelle di BMW Oracle Racing”.


NIGEL IRENS TALKS TO BYM NEWS ABOUT ALINGHI 5
[Source BYM News] Nigel Irens is one of the world’s most renowned multihull designers, having been responsible for the design of several record breaking trimarans such as, Ellen MacArthur’s B&Q-Castorama, Thomas Colville’s Sodeb’O and Francis Joyon’s solo Round the World record holder IDEC. More recently, Nigel was a consultant to the Alinghi design team. He has been talking to BYM News editor, Marian Martin, about some features of the Deed of Gift protagonists, starting with the catamaran v trimaran differences.

In this lengthy interview, Irens explains things in a way a layman can understand. Eg “Because Alinghi’s central structure is above the surface of the water, when the boat starts sailing it doesn’t have to heel very much in order for the windward hull to come out of the water, only a few degrees. Obviously, both boats are going to be sailed on one hull, most of the time, and as the Oracle centre hull is floating you have to heel that boat a lot further to get that hull out of the water. That is a point you can consider to be in favour of the choice made by Alinghi, because when the Oracle boat is on one hull, the windward hull is really quite high in the air and the higher it gets the faster moving air passes over it, so there really is quite a bit of aerodynamic drag there, which won’t be the case with Alinghi“.

“So that’s one plus for Alinghi; on the other hand Oracle, has built a hull that has quite a lot of rocker on it, which is consistent with the needs of the structure because you want the beam to be fat in the middle and thin at the ends, and that is actually quite a good shape for tacking. As the boat comes through the tack, or gybe and the power comes off the main hull lands back in the water and, because it’s a rockered shape like that the main hull is quite good at turning. So, I anticipate that the Oracle boat would be quicker through a tack. Obviously, that’s a strategic position; the legs of the race are long and, on paper there’s not a lot of tacking to be done. On the other hand, if the two boats are very similar in speed, which I think is quite possible, then they could get into a tacking duel. If one boat thought they were faster at tacking than the other they would probably look for a tacking duel in order to exploit that advantage. On the other hand, there is a motor to power the Alinghi deck, so that may make up for a boat that is perhaps not as easy to tack as Oracle“.

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