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Domani sarà una giornata importante per l'America's Cup. La Commissione Budget e Finanza passerà al vaglio l'accordo tra la città di San Francisco e...

San Francisco – Accettare un profitto minore tecnicamente non è come accettare di pagare di più. Secondo il San Francisco Examiner potrebbe essere questa la “linea difensiva” seguita da Gavin Newsom. Intendiamoci, nessun processo a carico del sindaco di San Francisco, ma nel corso di questa settimana i supervisori del comune metteranno a confronto l’accordo sottoscritto tra San Francisco e Oracle Racing il 31 dicembre 2010, quello che ha dato alla città californiana la Coppa America, con la proposta approvata dalla Commissione di Vigilanza solo due settimane prima, il 14 dicembre. I tecnici del comune dovranno capire se le modifiche apportate in fase di sottoscrizione del contratto graveranno o meno sulle casse della città e se il documento finale necessita di una nuova approvazione da parte della Commissione di Vigilanza.

Newsom si dice sereno, secondo lui, infatti, l’accordo non necessita di ulteriore verifica, perchè non comporta nuovi costi per la città e non ha un “impatto materiale su di essa”.

Non è della stessa idea l’analista dei conti Harvey Rose che, giovedì scorso, ha sottolineato come le modifiche decise in fase di sottoscrizione “…potrebbero avere un impatto materiale sui ricavi, sul Porto e sui costi”.

Resta ora da capire cosa si intende per “impatto materiale”.

L’ufficio legale del comune si è limitato ad affermare che, se da una lato il sindaco non può negoziare accordi che comportino costi per la città senza l’ok dei supervisori, dall’altro il primo cittadino può chiudere trattative che implichino una riduzione di eventuali profitti.

L’assessore per lo Sviluppo Economico, Jennifer Matz, ha spiegato che, a suo modo di vedere, l’accordo raggiunto tra il comune e Oracle Racing non abbassa i profitti destinati alla città, semplicemente rinvia ogni decisione in merito. Ad esempio, ha chiarito la Matz, dalla versione finale è stata eliminata una voce che imponeva all’America’s Cup Event Authority di condividere alcuni dei suoi profitti in caso questa dovesse decidere di edificare complessi abitativi sul lungomare, ma ciò non significa che un accordo in tal senso non possa essere raggiunto in un secondo momento.

Queste le posizioni di partenza che, già domani, finiranno sul tavolo della Commissione Budget e Finanza del comune di San Francisco, presieduta da David Chiu e da David Campos.

Campos è stato molto chiaro nell’affermare che se Newsom ha oltrepassato i limiti operativi, il contratto verrà sottoposto a una nuova votazione.


AMERICA’S CUP DEAL WILL BE REVIEWED FOLLOWING REPORT
[Source San Francisco Examiner] Agreeing to profit less isn’t technically the same as agreeing to pay more.

That might be one of the arguments made this week as city officials look more closely at the America’s Cup deal cut with yacht-racing enthusiast and tech mogul Larry Ellison during Mayor Gavin Newsom’s last days in office.

At issue is whether the deal to bring the international regatta to San Francisco changed substantially between the Dec. 14 version approved by the Board of Supervisors and the final version Newsom negotiated on Dec. 31 — and if it did, the deal might have to go back to the board for another vote.

Newsom argued that at the time he struck the final deal, it didn’t need further review by the board because it would not cost The City more money or have a “material impact”.

But on Thursday, a report by independent city budget analyst Harvey Rose listed a series of changes Rose said were indeed significant enough that they “could have a material impact on Port revenues and costs”. But what constitutes a “material impact” is open to interpretation.

Deputy City Attorney Jesse Smith said the wording of the board’s version only limited the mayoral administration from negotiating to increase The City’s costs, but did not prohibit The City from agreeing to lower profits — though he declined to say that is what occurred.

Jennifer Matz, the head of the Mayor’s Office of Economic and Workforce Development, said the changes pointed out in Rose’s report don’t actually lower The City’s profits, they postpone decisions about those profits. For example, the final version deleted a provision that would have required the America’s Cup Event Authority to share some of its profits if it decides to build condominiums on the waterfront property it will inherit, but that doesn’t mean it can’t be required at a later date, she said.

“I vigorously dispute that we negotiated away The City’s upside. What we did was we agreed to take out certain language and held off decisions to a later date,” Matz said.

Both Board of Supervisors President David Chiu and Supervisor David Campos said the issue will be discussed at a Budget and Finance Committee hearing Wednesday.

Campos said if the board concludes that the Newsom administration indeed overstepped its bounds, the board might have to take another vote on the contract.

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