AC World Series, compagni di squadra, di allenamento o semplici rivali?
AC World SeriesAmerica's CupVela 24 Aprile 2012 Zerogradinord 0
Napoli – Sono due i team di Coppa America che prendono parte alle AC World Series con due barche: Oracle Racing e Luna Rossa Challenge. Con il defender regatano due skipper australiani: James Spithill e Darren Bundock. Con il team italiano, invece, sono impegnati due timonieri inglesi: Paul Campbell James e Chris Draper.
Bundock è un veterano in fatto di multiscafi: dalla sua ha due medaglie olimpiche e svariati titoli mondiali. Spithill è uno dei migliori match racer al mondo ed è stato il più giovane skipper a vincere l’America’s Cup. Nel corso degli ultimi anni, l’ex di Luna Rossa è diventato un grande esperto di catamarani. Se da un lato Spithill ha molto da insegnare a Bundock nell’arte dell’un contro uno, dall’altra Bundock si è cavato la soddisfazione di chiudere l’evento di Napoli davanti al compagno di squadra.
Del resto non è una novità che i due siano protagonisti di una genuina rivalità. Un esempio su tutti arriva da San Francisco, dove Spithill e Bundock, nel corso di un allenamento, hanno finito con lo speronarsi violentemente: “C’è stata un po’ di rissa tra aussie – ha spiegato lo skipper del trimarano USA – Sono regate, e a volte capita. E’ da situazioni come queste che dobbiamo imparare“.
Sul versante italiano, Draper è un debuttante nel match race, ma vanta grande esperienza su barche ad alte prestazioni. Paul Campbell-James, invece, si è fatto le ossa nelle arene dell’uno contro uno. Entrambi hanno raggiunto le semifinali dell’evento di match race della tappa partenopea dell’AC World Series. Draper, timoniere di Luna Rossa Piranha, è addirittura giunto in finale, dove è stato superato da Artemis Racing.
In molti avevano sperato in una finale tutta italiana, come spiega Draper: “Saremmo stati al settimo cielo per il team“. Il campione britannico ha poi sottolineato che non c’è rivalità interna al team, dato che lui e Campell-James si conoscono da oltre vent’anni. L’unica cosa, com’è logico e giusto che sia, è che quando si regata, Paul Campbell-James non guarda in faccia nessuno.
Draper, da talento plurititolato e da specialista delle classi olimpiche al servizio di una delle squadre più forti al mondo, sa sa vuol dire doversela vedere con i migliori: “Nella mia carriera ho sempre usato questo tipo di approccio. Ho iniziato a farlo nel 49er, quando ho dovuto conquistare la qualifica olimpica contro i migliori della classe. In quel frangente ho capito che se ti concentri solo su uno perdi il controllo sul quadro generale. Durante le regate di Napoli, indipendentemente da chi stavamo per incrociare, si facevano sempre le stesse riflessioni e abbiamo preso sempre le medesime decisioni tattice“.
Una strategia che porta i frutti sperati, a quanto pare. Bisognerà vedere se gli ottimi risultati di Napoli si confermeranno in quel di Venezia, dove Luna Rossa Piranha e gli altri saranno di scena verso la metà di maggio.
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