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Mancano 15 giorni all’inizio del Trofeo Arcipelago Toscano 2018 che quest’anno prenderà il via il 7 Aprile con la 1° Pasquavela Offshore, su un...

Porto Santo Stefano – Mancano 15 giorni all’inizio del Trofeo Arcipelago Toscano 2018 che quest’anno prenderà il via il 7 Aprile con la 1° Pasquavela Offshore, su un percorso di circa 80 miglia intorno alle isole dell’Argentario, organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano.

Rimessi in palio il Trofeo Arcipelago Toscano per la classifica ORC e il Trofeo delle Isole per l’IRC conquistai lo scorso anno da Enrico De Crescenzo su Luduan e da Gianrocco Catalano su Tevere Remo Mon Ile.

“L’idea della Pasquavela Offshore nasce per dare una continuazione alla Pasquavela Classic e quindi offrire alle numerose imbarcazioni già presenti a Porto Santo Stefano la possibilità di cimentarsi anche su un percorso offshore (dopo quelli inshore tipici delle regate di Pasqua) tra le isole più vicine al promontorio dell’Argentario. Lo YCSS, come ulteriore incentivo alla partecipazione, offre iscrizione scontata del 50% ed ormeggio gratuito per più di un mese a chi ha già partecipato alla Pasquavela Classic” dice Marco Poma direttore sportivo dello Yacht Club Santo Stefano.

Con l’ingresso nel TAT di questa nuova regata lunga, aperta anche alla classifica Double Handed, si completa l’offerta per chi sceglie di confrontarsi in questa classifica in tutte le regate del circuito quindi , qualora si avessero almeno 5 iscritti in questa classifica particolare, verranno assegnati il “Trofeo Double Handed TAT” al 1° classificato oltre ai premi per il 2,e 3.

Tutte le regate del TAT: Pasquavela Offshore, La Lunga Bolina- Trofeo BMW, Coppa Regina dei Paesi Bassi, 151 Miglia- Trofeo Cetilar, sono aperte alle imbarcazioni con LOA pari o superiore a 9 metri con certificato di stazza IRC ( standard o semplificato) e ORC (International e Club e SY) con libero utilizzo di atleti qualificati.

L’organizzazione del Trofeo Arcipelago Toscano è affidata al Circolo Canottieri Aniene, al Circolo Nautico e della Vela Argentario, allo Yacht Club Santo Stefano, allo Yacht Club Punta Ala e lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa nelle persone di Alessandro Rinaldi, Claudio Boccia, Piero Chiozzi, Alessandro Masini e Roberto Lacorte che operano su questo progetto con la Federazione Italiana Vela e l’Unione Vela Altura Italiana, e con il Patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Monte Argentario e della Camera di Commercio di Grosseto, ed il supporto dell’Associazione ambientalista Marevivo e della Fondazione Rossini.

I 5 circoli nautici, hanno legato quattro regate per un totale di 460 miglia che si snocciolano lungo le coste della Toscana dove Montecristo, Formiche, Giglio, Giannutri, Elba diventano spettacolari boe e l’Argentario, Talamone, Punta Ala, Marina di Pisa e Livorno i punti di riferimento sulla terra ferma.

L’iniziativa che vede il Trofeo Arcipelago Toscano ambasciatore delle iniziative di Marevivo, ha registrato lo scorso anno un grande successo di partecipazione fra i velisti con la campagna di avvistamento “Occhio al Mare!” ideata dall’associazione per raccogliere dati su balene e delfini, meduse, tartarughe marine ma anche sui rifiuti di plastica che purtroppo inquinano i nostri mari. Per segnalare gli avvistamenti, quest’anno i velisti potranno contare sull’APP Divisione Vela Marevivo, realizzata grazie al prezioso contributo della LIV, già scaricabile dalle piattaforme IOS e Android. Per questa edizione del TAT, Marevivo chiederà ai regatanti una particolare attenzione ai temi della plastica, sia relativamente agli avvistamenti in mare sia nell’evitare quanto più possibile l’utilizzo delle plastiche usa e getta non biogradabili. Per saperne di più tutti i partecipanti troveranno il delegato nazionale di Marevivo, Nicola Granati, in occasione di tutti i briefing del circuito.
Alessandro Masini, alla presidenza del Comitato Organizzatore del TAT vede in questa edizione “un grande successo che si rinnova. L’organizzazione e la coesione di eventi consolidati con un nuova idea dello Yacht Club Santo Stefano faranno si che l’interesse, già elevato per le regate di altura, possa crescere ulteriormente per la soddisfazione degli armatori oramai da anni appassionati a questo tipo di competizione”.

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