Trieste-S.Giovanni in Pelago-Trieste, grave incidente per Marinariello
AlturaIncidentiVela 18 Settembre 2010 Zerogradinord 0
Trieste-S.Giovanni in Pelago-Trieste – Trieste – L’incipit del romanzo di Snoopy “…era una notte buia e tempestosa…” si adatta bene alla quarantanovesima edizione della Trieste-San Giovanni in Pelago-Trieste, la regata lunga inserita nel circuito 2010 delle regate d’altura della Federazione Italiana Vela e prova iniziale della Settimana Velica dello Yacht Club Adriaco. Le previsioni per venerdì e sabato non lasciavano presagire nulla di buono con tanta acqua eSscirocco medio-forte in rotazione nella notte verso Bora almeno nel Golfo di Trieste. E puntualmente si sono avverate.
Alla partenza, data ieri sera alle 22.30 nel bacino antistante Piazza Unità d’Italia a Trieste, si sono presentati poco più di cinquanta scafi degli oltre settanta iscritti. Pioggia fitta e vento da sud-sudest hanno accompagnato lo start e una lunghissima bolina ha impegnato le barche di tutte le categorie (IRC, ORC International e Open).
L’onda formata e il vento da Scirocco, oltre a una pioggia intensa sono stati il leit motiv della discesa delle imbarcazioni fino all’isolotto croato di San Giovanni in Pelago, al largo di Rovigno. Il primo a doppiare il faro e ripuntare la prua verso nord (intorno alle 5.00) è stato Damiani Ourdream, che ha sfruttato le sue lunghe linee d’acqua per tentare una veloce cavalcata di rientro. Nulla da fare. Line honour per l’equipaggio capitanato da Bruno Fezzardi, che si è lasciato alle spalle in reale White Goose con Davide Bivi e Marco Alberti e l’inossidabile Sayonara di Roberto Bertocchi.
Al conteggio dei compensi la classifica IRC provvisoria risulta però la seguente: 1. White Goose; 2. 2R…nel Vento; 3. Sayonara.
Indubbiamente stanco, ma felice Marco Alberti, skipper di White Goose, ha riassunto così la regata: “Abbiamo rischiato di fare 84 miglia tutte di bolina, sia a scendere con lo Scirocco e poi a risalire con la Bora. E’ stata una regata veramente dura, che ha fatto lavorare per 13 ore l’intero equipaggio”.
Tra gli ORC International la battaglia è stata all’ultima manovra, soprattutto perché con il passare delle ore la Bora ha iniziato a imperversare sul Golfo creando non pochi problemi ai concorrenti che hanno dovuto affrontare la bolina con l’invelatura ridotta.
Nella classifica overall in compensato la spunta Escandalo di Manuel Costantin, portacolori dello Yacht Club Adriaco, che supera Athiris&C. di Sergio Taccheo e Boé di Ugo Campaner della Compagnia della Vela di Venezia. Wops di Bruno Spangaro vince invece tra gli Open.
La giornata registra anche l’inaspettato affondamento di Marinariello di Carlo De Bona (skipper Berti Bruss). La barca, di oltre 12 metri, recentemente varata, è stata vittima di un incidente la cui dinamica è ancora in corso di valutazione da parte della Capitaneria croata. All’alba, al largo di Punta Salvore la barca pare abbia perso la chiglia e si sia capovolta.
Nessuna conseguenza per l’equipaggio, portato in salvo da un peschereccio sloveno. Nicolò de Manzini, Presidente dello Yacht Club Adriaco e Preside della facoltà di Medicina dell’ateneo triestino si è allertato immediatamente quando è trapelata la notizia di un ferito: “Ho contattato personalmente i colleghi degli ospedali della costa e non risultano interventi gravi a seguito dell’incidente. Ora ci attiveremo per aiutare l’equipaggio di Marinariello per solidarietà marinara”. Paolo Cerni, direttore sportivo del sodalizio triestino ha commentato:”La terribile avventura di Marinariello è stata purtroppo dovuta a un problema della singola imbarcazione. Per il resto abbiamo avuto pochi ritiri durante la regata e le condizioni meteo marine, per quanto dure, hanno reso il percorso assolutamente regatabile”.
Smaltita la stanchezza della lunga gli equipaggi IRC e ORC International sono attesi domani in acqua per due prove a bastone tra le boe. Il campo di regata verrà gestito dalla Società Triestina Sport del Mare, che in occasione del 29° Trofeo Golfo di Trieste coadiuva lo Yacht Club Adriaco per la Settimana Velica Internazionale.
Visto il meteo inclemente (con previsioni di Bora fortissima) si sta valutando in questi minuti se posticipare la partenza dalle 11.30 alle 13.30, quando è atteso un calo del vento.
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