Napoli – Sole e vento costante hanno caratterizzato la prima giornata di regate della Settimana dei Tre Golfi–Trofeo Fai in svolgimento, sino a domenica, a Lacco Ameno di Ischia. Le regate, organizzate dal Circolo del Remo e della Vela Italia, che assegnano il titolo di Campione Nazionale del Tirreno, hanno evidenziato subito i valori dei team in campo. Al comando della classifica, nella classe 1-2 Orc figura Alvarosky, dell’armatore siciliano Francesco Siculiana, mentre in classe ORC 3-4 comanda Hypnotic di Armando Marini. Mentre tra le imbarcazioni monotipo della classe X-41 Malafemmena è prima.
Intanto, però, a terra le cose non sono andate proprio benissimo. Già nel primo giorno l’organizzazione aveva riscontrato alcune difficoltà nella gestione del porto. Il presidente del Circolo del Remo e della Vela Italia, che nei giorni scorsi aveva più volte espresso la sua insoddisfazione nell’attuazione dei progetti per l’evento da parte dell’amministrazione locale, ha preferito glissare sull’argomento ma ha stigmatizzato così la situazione: “Per fortuna esiste un campo di regata straordinario, il vento è l’unica garanzia di Ischia”.
Tornando alla regata, che ha trovato il gradimento di tutti gli oltre cinquecento regatanti partecipanti, un vento costante di 10-12 nodi con assenza di onda ha caratterizzato la prima giornata di regate. Il timoniere e armatore di Alvarosky, Francesco Siculiana, già vincitore lo scorso anno e quest’anno prima in classe ORC 1-2, ha così commentato la prova: “Il campo di regata è veramente bello, ci siamo trovati benissimo e, come per lo scorso anno, lottiamo per la vittoria finale e quindi per il titolo di Campione nazionale del Tirreno. Siamo partiti bene, ma abbiamo pagato lo scotto dell’imbarcazione più piccola, perciò abbiamo cercato aria pulita e nella poppa, dove andiamo alla grande, abbiamo recuperato il ritardo”.
Anche il timoniere di Hypnotic, Dario Desiderio, che vincendo la prova comanda in classifica nella classe ORC 3-4, ha elogiato il campo di regata e ha spiegato la scelta vincente del suo tattico Antonio Braucci: “Siamo partiti a centro linea, una buona partenza che ci ha consentito di andare al comando e poter controllare, sino alla fine, la flotta. Ci siamo tenuto sottocosta per poi virare a destra verso il traguardo. La barca è nuova, ma risponde bene in queste condizioni meteo marine, il vento costante ci ha consentito una navigazione facile controllando la flotta. Bellissimo il campo di regata, siamo felici e contenti per il risultato, ma anche per come la barca risponde in tutte le andature”.
Passando alle imbarcazioni più grandi della flotta monotipo X–41 a spuntare la vittoria per soli sei secondi è stata Malafemmena, del Circolo del Remo e della Vela Italia dell’armatore Arturo Di Lorenzo, che ha superato sul traguardo Raffica: “Siamo sempre stati secondi per l’intera prova alle spalle di Raffica – spiega il tattico Pietro Dalì – ma non abbiamo mai mollato. Sul traguardo abbiamo trovato l’occasione per superarli stringendo nella parte interna del cancello di arrivo”.
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