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Dopo il gran temporale della notte il primo a spuntare a Riva di Traiano è Kuka Light, l’innovativo 42 piedi dall’inconsueta silhouette, che mette...

Roma – Dopo il gran temporale della notte il primo a spuntare a Riva di Traiano è Kuka Light, l’innovativo 42 piedi dall’inconsueta silhouette, che mette paura anche a barche molto più lunghe: “Vogliamo vincere in tempo reale – esordisce Franco Niggeler patron (chiamiamolo ciclisticamente così) della spettacolare e velocissima barca – La nostra è una barca molto veloce, favorita quando ci sono le andature portanti. Se ci sarà molta bolina sicuramente saremo penalizzati, ma se ci dovessero essere venti portanti su buona parte del percorso, anche in compensato potremmo dire la nostra”.

La concorrenza però è agguerrita e sulle altre barche ci sono anche grandi nomi: “Ma su Kuka Light – risponde Niggeler – non c’è nessuno che non abbia almeno un titolo di campione del mondo nel suo palmares. Abbiamo come skipper Mitch Boot che ha fatto due medaglie olimpiche e, come novità dell’anno, abbiamo un nuovo navigatore, Bruno Zirilli, che ha anche esperienze di Coppa America e naviga su Azzurra. Siamo messi bene anche noi”.

In effetti, scorrendo la lista dell’equipaggio troviamo anche il portoghese Diogo Cayolla alla randa, il sanremese Francesco Di Caprio e gli olandesi Ferdinand Van West e Pim Nieuwenhais: “Quest’anno faremo tre regate importanti – conclude Franco Niggeler e la prima è questa Roma per Tutti – Poi ci saranno la Giraglia e la Middle Sea Race”.

Al via della Roma per Tutti tante altre barche agguerrite, a partire dall’Akilaria 40 di Marco Nannini, al J-111 Blackbull con Pietro Platone, al Cookson 50 Cippa Lippa 8 di Francesco Diddi, all’X Kamomilla Blu di Giulio Scarselli, al Comet 51 Libera di Lorenzo Zichichi, al Gran Soleil 50 Nibani di Maurizio Maggiorotti. Una vera incognita è rappresentata dallo Swan 65 Shirlaf che ha a bordo uno skipper come Paolo Cian ed altri compagnucci d’avventura come Stefano Pelizza, Andrea Scarpa e Santino Brizzi, solo per citare i più noti. Fossero venuti per vincere?

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