[singlepic id=6001 w=300 h=204 float=left]Regata dei Tre Golfi – Napoli – Saranno sessantuno le imbarcazioni che venerdì 28, con partenza in notturna alla mezzanotte, parteciperanno alla storica regata velica d’altura organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia. La 56ma edizione della Regata dei Tre Golfi, con la consueta partenza nelle acque di Santa Lucia, registra una variazione di percorso che porterà la flotta a tagliare il traguardo a Napoli. Dopo dieci anni, durante i quali l’arrivo avveniva sull’isola di Capri, dunque si torna alla formula originaria.
Altra novità della regata d’altura con partenza notturna, già valida anche come una delle cinque prove del Trofeo d’Altura del Mediterraneo, è rappresentata dall’inserimento, quale terza prova, nel calendario del Campionato Italiano Offshore organizzato dalla FIV (Federazione Italiana Vela) in collaborazione con l’UVAI (Unione Vela d’Altura Italiana)
La Regata dei Tre Golfi impegnerà gli equipaggi per ben 170 miglia marine con un percorso che sarà definito dal Comitato di Regata, tra i quattro previsti nel bando, in virtù delle condizioni meteo-marine solo poche ore prima della partenza. In pratica la flotta ha due possibilità che raddoppiano se si inverte il senso di navigazione: il primo percorso prevede, dopo aver lasciato il golfo di Napoli, il periplo dell’isola di Ventotene, nel golfo di Gaeta, per poi girare una boa nelle acque di San Marco di Castellabate, nel Golfo di Salerno e l’arrivo a Napoli. Mentre l’alternativa in caso di avverse condizioni, prevede un percorso ridotto a 110 miglia con partenza da Napoli, periplo dell’isola Dei Galli (golfo di Salerno), per poi circumnavigare Ventotene (golfo di Gaeta) e arrivo a Napoli.
A contendersi la vittoria finale tante le imbarcazioni accreditate dal pronostico, da Edimetra VI di Ernesto Gismondi (titolare di Artemide); vincitore lo scorso anno a Junoplano del re del cemento Sandro Buzzi, terzo la scorsa edizione; tra i protagonisti certi anche Saphira, con il timoniere di Coppa America (Shosholoza) Paolo Cian e Shirlaf, il venti metri dei cantieri Nautor.
Nella numerosa flotta di partecipanti spiccano due imbarcazioni “particolari”: Istria e Stella Olimpica, entrambe impegnate nel sociale. La prima, un X-Yacht 372, ha un equipaggio composto per la maggior parte da ragazzi in misura cautelare che seguono il progetto di sperimentazioni, nato già nel 2009, “Un ponte nel Vento”, dell’omonima associazione, destinato a giovani provenienti da aree a rischio sociale. Luisafrancesca Proto, presidente e velista, unitamente ad Andrea Proto, skipper, hanno attuato il progetto in collaborazione con l’associazione Jonathan che si occupa del recupero e reinserimento dei ragazzi.
Stella Olimpica, un dodici metri del cantiere Marine, avrà a bordo un equipaggio denominato Stelle Olimpiche, nato nel 2008 per partecipare ad eventi nazionali e internazionali, il team vuole veicolare e sostenere i valori dello sport e della solidarietà sociale attraverso la vela. E’ formato da oltre 30 ragazze che, partecipando a 10 edizioni dei Giochi Olimpici (inclusi quelli invernali), possono vantare ben 22 medaglie in totale.
Tutte le attività del team Stelle Olimpiche saranno all’insegna della beneficenza e della solidarietà. Il Gruppo ha scelto di sostenere l’attività di “Save the Children”, l’organizzazione internazionale che dal 1919 lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini nel mondo
La classica cena di gala sulle terrazze del Circolo del Remo e della Vela Italia, alla quale parteciperanno equipaggi armatori e soci, farà da preludio alla partenza della regata che avverrà nelle acque antistanti il Castel dell’Ovo. Grazie all’illuminazione di potenti fotoelettriche il folto pubblico, che come di consuetudine assiste dal lungomare, potrà vedere la suggestiva partenza.
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