Palermo-Montecarlo, Esimit Europa 2 atteso sul traguardo
AlturaEsimit Europa 2MaxiORC-IRCPalermo-MontecarloVela 20 Agosto 2011 Zerogradinord 0
Montecarlo – Il secondo giorno di navigazione della Palermo-Montecarlo è il giorno della fuga definitiva di Esimit Europa 2, il maxi di Igor Simcic e dello skipper Jochen Schuemann sfrutta al massimo le proprie potenzialità e ogni minimo refolo di vento, passa le Bocche di Bonifacio nel pomeriggio, e al rilevamento delle 20.30 si trovava a costeggiare la Corsica occidentale, a sole 130 miglia dall’arrivo di Montecarlo, e naviga alla velocità di 10 nodi. Allo Yacht Club de Monaco è stato deciso di posizionare la boa del traguardo: anche se le previsioni indicano vento in diminuzione nella notte, e per di più tendente a ruotare sulla prua della barca leader, l’arrivo di Esimit Europa 2 è prevedibile nella mattinata di domani 20 agosto.
Il navigatore Juan Vila ha fatto un lavoro certosino: Esimit Europa 2, dopo la Costa Smeralda, è passata infatti tra Capo d’Orso e l’isola di Caprera, e quindi nel canale tra Palau e l’isola de La Maddalena, poi ha lasciato a dritta l’isolotto di Spargi, ed è entrata nelle Bocche di Bonifacio, il canale che divide la Corsica dalla Sardegna, rasentando Santa Teresa di Gallura e restando vicina alla costa sarda. Poi ha tagliato il canale verso nord ed è andata a prendersi vento termico sulla costa meridionale della Corsica.
Alle spalle del maxi sloveno i primi inseguitori hanno navigato tutti vicino alla costa sempre alla ricerca di brezze termiche. Money Time, il TP52 dello YC Monaco con Philippe Pizzichini e Furio Benussi è secondo staccato di 80 miglia (214 all’arrivo) e naviga a 6 nodi al largo dell’arcipelago della Maddalena. Vento di Sardegna di Andrea Mura lo tallona da vicinissimo, a sole 4 miglia (218 all’arrivo), e ha una andatura più favorevole a 9.20 nodi di velocità. Si è fatto sotto anche Tyke, il Felci 61 di Marco Serafini con Paolo Montefusco, quarto a 223 miglia dall’arrivo, al traverso dell’isola di Tavolata.
Quinto della flotta in reale è l’ottimo Senapi (Swan 42 di Ian Isley), che secondo i calcoli provvisori è anche leader della classifica in compensato IRC, mentre sesto è Mandolino, lo Swan 45 di Martino Orombelli con Andrea Caracci e Chicco Isenburg, il quale a sua volta è il leader provvisorio della classifica ORC.
Tra le prime sei e il resto della flotta c’è un gap notevole, e dal gruppo sta emergendo Lauria Chochina, il First 40 di Giorgio Fabbri con Marco Bruni, a 259 miglia dall’arrivo, e Athanor, Comet 41 di Fulvio Garajo con Gabriele Bruni e Piero Maiolino, a 262 miglia dall’arrivo. Tra le barche più grandi Blu di Moro e Grifone III della Guardia di Finanza avevano scelto una rotta molto a est e ora sono costretti a rimontare verso ovest.
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