ORC World Championship 2022, in corso la lunga
AlturaBreaking newsIn evidenzaORC-IRCVela 26 Giugno 2022 Zerogradinord 0
Porto Cervo – Il Campionato del Mondo ORC 2022 ha preso avvio stamani nelle acque antistanti Porto Cervo con la partenza della regata lunga offshore, che porterà la flotta fino a Stintino, nel Nordovest della Sardegna, per fare poi ritorno al punto di partenza nella giornata di domani, 26 giugno.
L’evento è organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda assieme all’Offshore Racing Congress (ORC) e si concluderà il 30 giugno.
La flotta di 69 imbarcazioni è stata suddivisa in 3 differenti categorie (A-B-C) in funzione delle differenti performance, per cui verranno attribuiti altrettanti titoli iridati. Il percorso della regata offshore è di circa 170 miglia per la classe A, 150 miglia per la B, mentre sono poco meno di 140 le miglia da percorrere per la classe C. Infatti quest’ultima effettua un percorso più diretto, sia all’andata che al ritorno, attraverso l’Arcipelago di La Maddalena, mentre per le altre due classi il Comitato di Regata ha disegnato una interessante rotta che ha portato le barche a circumnavigare in senso antiorario Caprera, La Maddalena, Razzoli e Budelli per poi rientrare verso La Maddalena, lasciare l’isola di Spargi a dritta e da lì navigare verso il cancello di Stintino attraversando le Bocche di Bonifacio e quindi invertire la rotta in direzione di Porto Cervo.
L’aria leggera da Sudest in partenza è andata via via rinforzando fino a circa 12 nodi nella parte esterna dell’Arcipelago di La Maddalena, restando invece leggera per la classe C, nel canale di La Maddalena che separa l’Arcipelago dalla Sardegna.
Nella partenza della Classe A, ottimi spunti in centro alla linea per il TP52 Beau Geste, a bordo del quale regata un dream team che include Gavin Brady, Ken Read e Simon Daubney, e per il Ker 46 Lisa R al pin. Partenza anticipata (OCS) per il TP52 Xio che è subito rientrato alla linea di partenza iniziando un pronto recupero grazie alle chiamate tattiche di Tommaso Chieffi. In Classe B richiamo generale e secondo start con bandiera nera (che comporta la squalifica di chi fosse visto in anticipo oltre la linea di partenza) mentre la Classe C è partita regolarmente con un leggero rinforzo di brezza.
Lo spettacolo di quasi settanta spinnaker colorati attraverso il Passo delle Bisce ha riportato alla mente ricordi che appartengono alla storia dello YCCS, con regate quali la Settimana delle Bocche e la Sardinia Cup. Alle ore 19.00 di oggi l’intera flotta è transitata davanti a Capo Testa, guidata dalla classe C che, pur partita per ultima, ha effettuato un percorso più breve. Non solo, al passaggio dell’isola di Spargi le barche delle Classi A e B sono state rallentate da un’area di bonaccia perché sottovento a La Maddalena. Il TP52 Beau Geste, che fino a quel momento aveva condotto in tempo reale ha perso tre posizioni restando comunque in contatto con gli altri TP52. Analoga situazione in Classe B, dove le prime quattro posizioni sono detenute da altrettanti ClubSwan 42 che navigano compatti guidati da Mela davanti a Morgan V, Fantaghirò e BeWild, e in classe C con tre Italia Yachts 11.98 nelle prime tre posizioni: Scugnizza, Sugar 3 e Batanga.
Il transito al cancello di Stintino è previsto nel corso della notte e il rientro dei primi yacht nel primo pomeriggio di domani, 26 giugno. I modelli di previsione meteo indicano vento da Nordest in rinforzo nelle Bocche di Bonifacio. Alla vigilia della prima prova di questo Campionato Mondiale, Tommaso Chieffi ha dichiarato: “Le vele su Xio sono nuove, la barca è ben attrezzata per poter competere e il nostro team è molto forte, abbiamo a bordo i fratelli Cassinari, Alberto Fantini, Ciccio Celon e suo figlio Matteo, Ciccio Scalici. La regata lunga con cui partiamo sarà come sempre ricca di incognite, conoscere l’Arcipelago, saper navigare tra le isole con i suoi salti di vento e i passaggi vicino a terra può fare la differenza. Per la prima regata, la lunga, bisogna tenere conto del fatto che ci spingeremo fuori dalle acque alle quali siamo abituati. Il fattore conoscenza del campo si perde un po’, dovremmo quindi interpretarlo man mano che navighiamo”.
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