Trieste – Ricomincia da Trieste la stagione di Man. Reduce dal terzo posto al Mondiale di Cres, il Grand Soleil 42 Race di Riccardo Di Bartolomeo è infatti nel capoluogo giuliano dove, a partire da lunedì, si butterà nella mischia del Campionato Italiano Assoluto di Altura.
Organizzata da Yacht Club Adriaco, Società Triestina della Vela e Yacht Club Porto San Rocco in collaborazione con l’Unione di Vela d’Altura Italiana e la Federvela, l’evento si aprirà ufficialmente lunedì prossimo e si concluderà sabato 23. La manifestazione entrerà nel vivo martedì, quando si disputeranno le prime prove sulle boe. Il programma prevede lo svolgimento di un massimo di otto regate, anche se ne basteranno quattro per l’assegnazione dei titoli di campione italiano e sei per il conteggio dello scarto.
Man, che nelle acque di Trieste tenterà di difendere i titoli nazionali conquistati nel 2009 e nel 2010 contro il gotha dell’altura italiana, si presenterà sulla line di partenza forte di un equipaggio che fa dell’esperienza il suo punto di forza. Tra gli altri, ad affiancare il timoniere Enrico Zennaro, fresco del successo ottenuto alla barra di Little Wing nell’ultima impegnativa tappa del circuito Melges 24, ci saranno il tattico Tommaso Chieffi, il randista Sandro Montefusco, campione iridato Platu 25 in carica, il trimmer Lorenzo Mazza, protagonista degli ultimi trent’anni di storia della Coppa America, e il prodiere Alberto Fantini, tra i principali interpreti del ruolo sin dai tempi del Moro di Venezia.
“Arriviamo a Trieste come detentori del titolo, ma questo non vuol certo dire che avremo davanti una strada in discesa. La flotta è molto competitiva e sono diversi gli avversari che puntano al successo – spiega Enrico Zennaro, timoniere di Man – Saremo piu carichi e concentrati che mai perché abbiamo ancora un po’ di amaro in bocca per aver mancato di un soffio l’obbiettivo del Mondiale. Quell’OCS con bandiera nera, che non riesco proprio a digerire, lo abbiamo pagato molto caro. Come sempre accade in circostanze del genere, meglio concentrarsi sugli aspetti positivi: quanto accaduto a Cres ha senza dubbio rinforzato la coesione del gruppo e credo che sarà questa una delle nostre armi in più nel corso dell’Italiano“.
“Finalmente si volta pagina e ci si getta alle spalle il finale del Mondiale di Cres che, non posso nasconderlo, mi ha lasciato non poco amaro in bocca – gli fa eco Riccardo Di Bartolomeo, armatore di ITA-14942 – Fortunatamente il calendario agonistico ci presenta una nuova sfida e, già dopo poche settimane, ci offre l’occasione del riscatto. L’agonista che è in ognuno di noi, così come la storia del nostro team, ci impongono di puntare al successo“.
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