Garmin Roma xUno xDue xTutti, Andrea Fantini vince la per uno mentre Manzoli-Servi vincono la per due
AlturaIn evidenzaVela 13 Aprile 2018 Zerogradinord 0
Riva di Traiano – Dopo una cavalcata straordinaria, Andrea Fantini su “Enel Green Power” ha tagliato il traguardo di Riva di Traiano alle ore 16:58:16 di venerdì 13 aprile. Per lui una doppia soddisfazione: quella di aver vinto la Garmin Marine Roma per 1, e di essere arrivato secondo assoluto, preceduto solamente dalla corazzata “Endlessgame” del Red Devil Sailing Team che in equipaggio è arrivata poco prima della mezzanotte del 12.
Nella scia di Fantini sono arrivati dapprima le tre barche che stavano combattendo per il podio nella Roma per Tutti, e poi i tre equipaggi in doppio che hanno combattuto un fantastico match race praticamente per 535 miglia.
Il secondo posto nella Garmin Marine Roma per Tutti (ed il terzo assoluto) è andato a Vai Mo’ , J122 di Alberto Costella, arrivato alle 17:46:50, seguito da O’ Guerriero, Comet 41S di Anna Maria Gallelli, arrivato alle 17:46:58, e da Muzika2, X442 di Simone Taiuti, che ha tagliato il traguardo alle 17:48:18.
E’ stata poi la volta dei tre equipaggi della Roma per 2, con Leonardo Servi e Ciccio Manzoli (Scricca) che, alla fine, sono riusciti a prevalere (18:00:14) in tempo reale su Alberto Bona e Oris D’Ubaldo (Aigylion, 18:08:11) ) e su Marco Paoluci e Lorenzo Zichichi (Libertine, 18:35:47)
Andrea Fantini, Enel Green Power: “E’ andata bene. E’ stato come sempre in Mediterraneo, con tanto traffico in mare. Ho dormito pochissimo ma penso che sia stato così per tutti. Da parte mia ho fatto più o meno quello che mi ero prefisso di fare. La barca è una buona barca, veloce, e mi sento di aver fatto il mio dovere. Sono secondo dietro Endlessgame ed è giusto così. Loro sono grandi, veloci e sono intanto. In verità i nostri sono quasi due sport diversi. Sono contento di aver portato a casa questa vittoria anche per l’organizzazione del CNRT. La parte più difficile della regata è stata la risalita. Quando sei da solo, i momenti più difficili sono quando c’è bonaccia, perché non puoi lasciare il pilota che funzioni e devi stare al timone. Magari non hai nemmeno dormito. Dopo Lipari ho avuto un po’ di crisi e anche qualche problema con il pilota. La partenza, invece, nonostante il mare ancora formato, è stata tranquilla. Anzi, la prima notte è stata quella in cui ho dormito di più. Quando c’è vento e la barca va da sola stai più tranquillo. E’ la bonaccia che è estenuante.”
Leonardo Servi, Scricca: “Questa regata è iniziata con l’attesa di questa partenza rimandata per oltre 30 ore che alla fine è arrivata ed è stata bellissima, di sera, quasi al tramonto, con anche uno squarcio di sole che ha illuminato la partenza. Se avessimo preso il via puntualmente saremmo andati incontro ad un vento molto forte e di bolina. E viste le modifiche a bordo di Scricca, gestirla nei cambi di vele in due sarebbe stato un po’ complicato. Abbiamo fatto la partenza di bolina e siamo arrivati velocemente a Ventotene. Dopo è stato un bel percorso, ma abbiamo avuto tanti groppi, con pioggia, nuvole, che hanno modificato un po’ il vento rispetto alle previsioni. Poi siamo arrivate alle Eolie, e non le avevo mai viste così, con le nuvole e la nebbia: sembrava di essere in Inghilterra. Il passaggio di Lipari è sempre complicato e, con l’uscita di notte, non riuscivamo a vedere le ariette sull’acqua. Alla fine siamo ripartiti di poppa sempre insieme ad Alberto Bona e Oris D’Ubaldo e siamo arrivati insieme fino al traguardo, contentissimi della nostra vittoria in tempo reale”.
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