Ancora Out of Reach, ma di un soffio
AlturaEsimit EuropaORC-IRCPalermo-MontecarloRecordVela 23 Agosto 2008 Zerogradinord 0
[singlepic=317,250,170,,left]Palermo-Montecarlo – Montecarlo – E’ ancora Out of Reach ad aggiudicarsi la Palermo-Montecarlo, regata organizzata dal Circolo della Vela Sicilia in collaborazione con lo Yacht Club de Monaco, svoltasi lungo la rotta che unisce il Golfo di Mondello al Principato monegasco.
Anticipando il Farr 53 Lauria di Gabriele Bruni di poco meno di un minuto e mezzo nella classifica in tempo compensato, il sessanta piedi di Guido Miani bissa quindi il successo del 2007 e si conferma l’imbarcazione più vincente nella storia di questa regata. Grazie al suo quinto posto in tempo reale, il sailing team guidato dai fratelli Gabriele e Furio Benussi ha saputo conquistare un’altra vittoria, che, solo alla vigilia, sembrava ad appannaggio di altre imbarcazioni più forti.
“E’ stata una regata davvero emozionante – commenta Guido Miani – vincere con un distacco così minimo su un percorso di cinquecento miglia, è quasi un record. Siamo partiti dietro Senso One e Damiani-Ourdream, ma, passate le Bocche di Bonifacio, quando entrambe erano ferme da ore per una brutta bonaccia, noi abbiamo invece saputo sfruttare alcune correnti che dal Golfo della Maddalena ci hanno fatto recuperare molto terreno sugli avversari. A sole centocinquanta miglia dall’arrivo ci siamo limitati a navigare senza commettere errori e controllare Lauria, il nostro vero avversario per la classifica finale. Merito dei grandi talenti di tattica che avevo a bordo, soprattutto i fratelli Benussi, due velisti di assoluto valore internazionale. Siamo molto felici di questa seconda vittoria, che ci da un forte stimolo per fare un grande campionato del mondo maxi in Costa Smerarda all’inizio di settembre”.
Come detto in precedenza, a soli ottantaquattro secondi è giunto il Farr 53 del Club Canottieri Roggiero di Lauria, che migliora il terzo posto del 2007. Soddisfazione, ma soprattutto rammarico nelle parole del suo skipper palermitano Gabriele Ganga Bruni: “Incredibile perdere così una regata. Passate le Bocche sapevamo che avremmo fatto gara su Out of Reach e li abbiamo controllati a vista. Devo ammettere che a cinquanta miglia dall’arrivo ero convinto di portare a casa la vittoria. Poi a poche centinaia di metri dalla linea, quando vedevamo già Montecarlo, è arrivata la bonaccia e siamo stati fermi per quasi mezz’ora. Uno strazio. Le abbiamo provate tutte per muoverci, ma purtroppo non è bastato per arrivare davanti ai monegaschi. Rimane la soddisfazione per avere corso una ottima regata, facendo delle scelte tattiche azzeccate e un buon lavoro sul meteo. Ringrazio tutto il mio equipaggio e i ragazzi delle Fiamme Gialle di Palermo. Dopo il terzo posto del 2007 e il secondo di quest’anno, ci riproveremo nel 2009″.
Terza, una conferma importante: il Vor 60 Amer Sport One, che, perso il suo skipper Andrea Bonini, quest’anno a bordo di Aky Sport 3, ha corso un’ottima regata con al timone Damir Repac. Seguono in classifica Esimit Europa dell’armatore sloveno Igor Simcic, con al timone Alberto Bolzan, forse la vera sorpresa di questa edizione della Palermo-Montecarlo, bravi ad ottenere il secondo posto in tempo reale dietro a Senso One, il super maxi di quarantacinque metri detentore del nuovo record.
Quinta, a soli cinque minuti da Esimit Europa, Damiani-Ourdream. L’ottanta piedi di Agostino Randazzo, a bordo del quale erano impegnati Lorenzo Bressani e Lorenzo Bodini, oltre ai palermitani Granara, Cappa e Maiolino, ha pagato il meteo avverso, come racconta il suo skipper: “Ourdream è molto forte di bolina e nelle prime duecentocinquanta miglia abbiamo fatto solo due bordi. Condizioni avverse anche dopo le Bocche di Bonifacio dove siamo passati secondi dietro a Senso One con un grosso vantaggio sugli inseguitori. Siamo stati completamente fermi per quatro ore e la corrente è arrivata solo quando ci avevano raggiunto. In ogni caso siamo contenti della nostra regata, che, come in pasato, è stata appassionante, ma quest’anno aveva un sapore ancora più stimolante, visto l’alto livello dei concorrenti. Un quinto posto di valore, che ci darà motivazioni per la prossima edizione”.
Dietro a Randazzo e al suo equipaggio si sono piazzati Junoplano di Sandro Buzzi e Senso One, che si è tolto la soddisfazione di battere il record fissando un tempo di 52h 11m 48s.
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