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Entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2009 il nuovo regolamento di regata. Come sempre accade all'indomani delle Olimpiadi, infatti, l'ISaF ha messo...

ISAF – Southampton – Entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2009 il nuovo regolamento di regata. Come sempre accade all’indomani delle Olimpiadi, infatti, l’ISAF ha messo mano alle regole, semplificandone alcune e modificandone altre. I cambiamenti più importanti riguardano la Regola 18 e 19, sottoposte a rivalutazione  e riscritte completamente al fine di semplificarle.
Uno dei massimi esperti mondiali di Regolamento di Regata, Dick Rose, ha commentato il perchè di tali decisioni: “Di gran lunga, la parte più complicata del vecchio regolamento era la sezione C della parte 2 del Regolamento e, più in particolare, la Regola 18. Nonostante piacesse molto ai regatanti, perché potevano approfittare della sua elasticità interpretativa, molti, compresi gli ultimi presidenti dell’ISAF, avevano richiesto una sua semplificazione. Le nuove regole della sezione C sono il risultato di un processo iniziato e approvato nel novembre 2006 dall’ISaF Racing Rules Committee”.

Nel dettaglio, la Regola 18.2, relativa alle precedenze nei giri di boa, è stata completamente rivista. Precedenza all’interno in boa, zona delle due lunghezze e valutazione dell’ingaggio, sono, a una prima lettura, più facilmente comprensibili.

Esempio:
Regola 18.2 (a) Vecchio testo
Quando delle barche sono ingaggiate, la barca esterna deve dare alla barca interna spazio per girare o passare la boa o l’ostacolo e, se la barca interna ha diritto di rotta, la barca esterna deve anche tenersi discosta. Altre parti della regola 18 contengono eccezioni a questa regola.
Regola 18.2 (a) Nuovo testo
Quando delle barche sono ingaggiate la barca esterna deve dare alla barca interna spazio per girare o passare la boa, a meno che sia applicata la regola 18.2 (b)

Regola 18.2 (b) Vecchio testo
Se le barche erano ingaggiate prima che una di esse raggiunga la zona delle due lunghezze e l’ingaggio si è interrotto dopo che una di esse ha raggiunto detta zona, la barca che si trovava all’esterno deve continuare a dare spazio all’altra barca. Se la barca esterna diviene libera dalla poppa o ingaggiata all’interno dell’altra, essa non ha diritto a spazio e deve tenersi discosta.
Regola 18.2 (b) Nuovo testo
Se le barche sono ingaggiate quando la prima delle due raggiunge la zona (delle tre lunghezze, Ndr), la barca esterna in quel momento deve quindi dare spazio alla barca interna per girare la boa. Se una barca è libera dalla prua quando raggiunge la zona, la barca libera dalla poppa in quel momento deve quindi darle spazio per girare la boa.

Tra le novità più importanti c’è la nuova definizione data alla zona di ingaggio nei pressi delle boe, zona che, come noto, ha notevole influenza sulle Regole 18 e 19. Fissata storicamente in due lunghezze dalla boa da girare, questa area diviene ora di “…tre lunghezze di scafo della barca ad essa vicina”. E’ evidente come il cambio sia sostanziale: nel caso di un Laser, per esempio, la nuova zona sarà di circa tredici metri, nel caso di un Melges 24 di ventidue. Un cambiamento che avrà notevoli ripercussioni negli ingaggi e negli interni in boa.

Scaricare il nuovo Regolamento di Regata 2009-2012 (testo inglese).

Scaricare il nuovo Regolamento di Regata 2009-2012 (testo inglese) con modifiche.

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