America’s Cup, Zerogradinord incontra The Baby
AlinghiAmerica's CupMaxiMultiscafiVela 4 Luglio 2009 Zerogradinord 1
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Foto courtesy Carlo Borlenghi/Alinghi.
America’s Cup – Villeneuve, dal nostro inviato – Assomiglia a tutto, non assomiglia a niente. Certo è che The Baby, il catamarano costruito da Alinghi in vista del Deed of Gift Match contro BMW Oracle Racing, vanta dimensioni fuori dal comune, che ben poco hanno a che fare con il nome.
Le dimensioni però, non così differenti da quelle di altri maxi multiscafi, impressionano ma non sorprendono più di tanto. Entrando nel capannone che lo proteggerà ancora per qualche giorno da sguardi indiscreti, la prima cosa che abbiamo notato è stata la scritta Alinghi – il nome ufficiale è Alinghi 5 – e il delicato fregio sullo scafo che la segue, allungandosi verso poppa con un elegente movimento. Delicato come l’inatteso bianco che, in contrasto con il nero del carbonio, identifica gli scafi, larghi non più di un abbraccio e dalle prue a slancio rovesciato.
In mezzo, un bompresso in nera fibra che a conti fatti racconta di un’imbarcazione lunga circa 38 metri, appoggiato alla traversa anteriore e supportato da un ragno strutturale a vista evidentemente, e dichiaratamente, ispirato a quello di Le Black, il catamarano di 41 piedi fatto costruire tempo addietro da Ernesto Bertarelli e ancor’oggi primatista del Bol d’Or.
Ad ascoltare Silvio Arrivabene, responsabile della costruzione, si capisce che tutto è iniziato da lì, dal ragno. Costruito e testato su una struttura di cemento armato che di primo acchito identifichi come una passerella, un tappeto steso verso il futuro.
Futuro dal quale The Baby sembra arrivare. Se il trimarano di BMW Oracle Racing, infatti, venne criticato perchè poco innovativo, c’è da scommettere che non sarà così per il multiscafo del defender, semplice e pulito al punto da risultare “leggero”. Una barca certo non d’altura, forse non da venti forti, ma che parla la lingua della sfida.
Sfida di uomini, sfida di prestazioni, sfida di tecnologia. Al suo interno chilomentri di fibre ottiche, utili a monitorare i picchi dei carichi e ad evidenziare i problemi. Uno studio iniziato già durante la costruzione che continuerà dopo mercoledì, quando The Baby volerà letteralmente via dalla sua culla, verso le dolci acque del Lago di Ginevra, per un varo unico ed indimenticabile.
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Il responsabile della costruzione Silvio Arrivabene e lo strutturalista Daniele Costantini incontrano la stampa italiana.
Audio copyright Zerogradinord.it.
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Il nostro inviato a Villeneuve intervista Silvio Arrivabene.
Audio copyright Zerogradinord.it.
AMERICA’S CUP, ZEROGRADINORD MEETS THE BABY
America’s Cup – Villeneuve – JaB, Zerogradinord’s editor, went to Villeneuve to see Alinghi 5, aka The Baby.
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