America’s Cup, una questione di nazionalità (parte seconda)
America's CupOracle Team USAVela 28 Dicembre 2009 Zerogradinord 0
[singlepic id=3421 w=204 h=300 float=left]America’s Cup – Valencia – Nemmeno il tempo di digerire il panettone che BMW Oracle Racing e il Golden gate Yacht Club tornano ad attaccare Alinghi sollevando questioni relative alla “nazionalità” di Alinghi 5, il catamarano che il defender intende utilizzare in occasione del match del prossimo febbraio.
In un comunicato diffuso nel primo pomeriggio di oggi, Tom Ehman, portavoce del club statunitense, afferma che:
“Il Golden Gate Yacht Club e BMW Oracle Racing intendono incontrare la Société Nautique quanto prima per tentare di risolvere i problemi relativi alla rispondenza della barca di Alinghi ai regolamenti in vista della 33ma America’s Cup.
La carta che governa l’evento, il Deed of Gift, pone come clausola principale che gli yacht debbano essere costruiti interamente nella nazione di provenienza di defender e sfidanti.
La scorsa settimana il Golden Gate Yacht Club aveva mosso obiezioni nei confronti della Société Nautique de Genève circa l’ovvia costruzione statunitense delle vele utilizzate a bordo della sua imbarcazione. Ieri la Société Nautique de Genève ha risposto dicendosi disponibile ad un incontro per discutere del fatto.
“Con sole sei settimane rimamenti prima dell’inizio delle regate valenciane, vogliamo discutere seriamente del problema prima che le barcha si ritrovino sulla linea di partenza” ha spiegato Tom Ehman, che ha ricordato come il primo match sia fissato per l’8 febbraio.
“Crediamo che il mondo della vela non vedrebbe di buon occhio una mancanza di accordo tra i team su questioni del genere, specie dopo che il Golden Gate Yacht Club sollevò per primo la questione nel luglio del 2008” ha proseguito Ehman.
“Ogni velista al mondo sa che le famose vele prodotte dalla North Sails su stampo sono prodotte presso lo stabilimento di Minden, negli Stati Uniti. E’ l’unico posto al mondo dove profili del genere vengono stampati. Il Nevada non è la Svizzera”.
Quando le parti si incotreranno, il Golden Gate Yacht Club è pronto ad offrire al defender tempo ragionevole per far costruire le vele in Svizzera e porre rimedio a altri problemi: “Il problema delle vele non è l’unico che affligge la barca di Alinghi – sostiene Tom Ehman – ma solo il più ovvio”.
In caso di mancato accordo tra le parti, il Golden Gate Yacht Club è pronto a rivolgersi alla Giuria Internazionale.
“Ciò che nessuno vuole è che il punto interrogativo aleggiante su Alinghi si trasfromi in un punto interrogativo sull’esito del match. Il momento per risolvere questi problemi è ora, non durante o dopo il match” conclude Ehman.
Secondo noi
A sei settimane dalla data fissata per il primo duello tra Alinghi 5 e BOR 90 le questioni legali sono tutt’altro che risolte e, di conseguenza, l’organizzazione della 33ma Coppa America è ancora in alto mare.
Attaccando il defender per la questione delle vele, BMW Oracle Racing palesa da un lato la volontà di tenere sotto pressione l’avversario, dall’altro l’intenzione di guadagnare tempo in vista di un match che, oggi come oggi, potrebbe vederlo in ritardo dal punto di vista della preparazione: ricordiamo, infatti, che il team di Larry Ellison ha avuto poco tempo per testare e ottimizzare l’avveniristica ala rigida. Facile quindi leggere nelle mosse del Challenger of Record il tentativo di agitare le acque, acquisendo al contempo materiale di scambio per negoziare con Alinghi i dettagli della 33ma America’s Cup.
Appare infatti pretestuoso che gli statunitensi, nonostante affermino di aver richiamato l’attenzione sulla clausola di nazionalità già nel 2008, si ricordino solo oggi della provenienza del 3DL, quando, nel 2007, undici dei dodici consorzi iscritti alla 32ma Coppa America hanno utilizzato vele prodotte presso gli stabilimenti di Minden senza che fosse mossa obiezione alcuna.
E’ un precedente che depone a favore di Alinghi, puntuale nell’evidenziare come il Deed of Gift, quando parla di costruzione, faccia accenno unicamente a “yacht or vessel” e non ai componenti imbarcati. Del resto, anche nel Custom House Registry presentato da BMW Oracle Racing, comprovante l’avvenuta costruzione di BOR 90 in suolo americano, non vi è alcun accenno alle vele.
Nonostante ciò il defender non può ritenersi al riparo da sgradite sorprese. Se da un lato, infatti, appare impossibile immaginare Alinghi 5 competitivo al 100% con vele totalmente “made in Switzerland”, dall’altro è pur vero che un eventuale intervento della Giuria Internazionale potrebbe impedire al team svizzero di utilizzare profili stampati oltre Oceano, anche se questi vengono progettati, assemblati e rifiniti nella veleria operante all’interno della base del team svizzero.
A tal proposito è bene sottolineare come le vele utilizzate dai due maxi multiscafi siano di dimensioni tali da non poter essere realizzate in un pezzo unico. La North Sails, infatti, non disponendo di stampi tanto grandi, produce una serie di box seguendo le istruzioni inviate dal sail designer del team. Una volta pronti, i pannelli vengono inviati al committente che li unisce, realizzando la vela presso la propria veleria.
E’ poi un dato di fatto che una decisione della Giuria Internazionale contraria ad Alinghi creerebbe un pericoloso precedente. Impedire a un team di utilizzare una determinata tecnologia solo perchè non disponibile nella nazione di appartenenza, potrebbe essere utilizzato per precludere la possibilità di partecipare alla Coppa America a nazioni che non sono in grado di produrre non solo vele in 3DL, ma anche materiali come fibra di carbonio e titanio, largamente impiegati nella costruzione degli yacht di ultima generazione.
AMERICA’S CUP, TOM EHMAN STATEMENT
[Golden Gate Yacht Club Press Release] The Golden Gate Yacht Club and BMW Oracle Racing intends to meet with Société Nautique de Genève as soon as possible in an attempt to remove the question mark hanging over the legality of Alinghi’s yacht they will use to defend the forthcoming 33rd America’s Cup.
Foremost is the nationality clause in the America’s Cup Deed of Gift document which governs the event and requires the yachts of the Challenger of Record and the Defender to be constructed in the country of the yacht club they represent (“CIC”).
Last week Société Nautique de Genève was informed by Golden Gate Yacht Club of the obvious illegality of its yacht’s USA-built sails. Yesterday Société Nautique de Genève responded and agreed to meet on the matter.
“With racing scheduled to start in Valencia in just six weeks, we want this serious issue dealt with before the boats come to the starting line,” said Golden Gate Yacht Club spokesman Tom Ehman.
The 33rd Match starts in Valencia, Spain, on February 8th.
“We don’t think the sailing world would tolerate the two teams failing to sort this out, especially given that Golden Gate Yacht Club first put Société Nautique de Genève on notice concerning CIC in July 2008,” Ehman said.
“Virtually every racing sailor in the world knows North Sails’ moldedconstruction is proprietary and unique to its Minden plant in the USA. It is the only place in the world where such sails are constructed. Nevada is not Switzerland.”
When the two sides meet, Golden Gate Yacht Club is prepared to give the defender reasonable time to manufacture sails in Switzerland and take other remedial measures.
“Alinghi’s sails are not their only CIC problem, only the most obvious,” Ehman said.
Failing a satisfactory outcome, Golden Gate Yacht Club will take the CIC issue to the International Jury.
“What no one wants is the question mark hanging over Alinghi to turn into a question mark hanging over the result of the Match. The time to sort this matter out is right now, not during or after the Match” said Ehman.
Questions&Answers
What does the Deed of Gift require of the Challenging and Defending Yachts?
“…a yacht or vessel propelled by sails only and constructed in the country to which the Challenging Club belongs, against any one yacht or vessel constructed in the country of the Club holding the Cup.”
What does a yacht or vessel include?
Historically, “yacht or vessel” has always included the hull, appendages, rig and sails.
What does this mean?
Exactly what it says. Constructed does not permit parts made in Switzerland to be added to Alinghi 5 in Italy or Ras Al Khaimah, or sails manufactured in the USA to go to Switzerland for “finishing” and then be called Swiss-made.
Are sails the only issue?
Unfortunately, no. The Nevada sails are the most visible violation. However Alinghi will need to clarify where other major components have been manufactured and/or fitted to its yacht.
Does Alinghi skipper Brad Butterworth believe the Jury should sort out such problems before the Match?
Yes. At the recent World Yacht Racing Forum both Russell Coutts, BMW Oracle Racing’s CEO, and Brad Butterworth agreed that the result on the water should be free from litigation. Coutts said: “Put the Jury in place now and use that Jury to answer open questions that, perhaps, still need to be resolved.” Butterworth was asked if this made sense. “Yes it does,” the Alinghi skipper replied.
Why is Golden Gate Yacht Club raising the question now?
We want all issues resolved before racing begins for the 33rd America’s Cup. Complying with the Deed of Gift’s CIC requirement was first highlighted by Golden Gate Yacht Club in July 2008. It is much better to get all remaining rules-issues resolved now, to avoid protests or litigation during and after the Match as well as causing possible delay to the 34th America’s Cup. Golden Gate Yacht Club has waited for more than a year for Société Nautique de Genève to allow ISAF to establish the International Jury. The five person panel was named three weeks ago, but the legal sign-off to enable the Jury to sit is still being held-up by Société Nautique de Genève.
Société Nautique de Genève said Golden Gate Yacht Club only wants to litigate?
On the contrary, Golden Gate Yacht Club is trying to avoid litigation by resolving this issue before racing begins. CIC is a central requirement in the Deed and Golden Gate Yacht Club will not allow Société Nautique de Genève to recklessly disregard the rules. Société Nautique de Genève must realize this, especially given that 13 of 14 decisions made by the New York courts have found the Swiss defender’s interpretations of the rules to be wrong.
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