America’s Cup, San Francisco tra dubbi e domande
America's CupOracle Team USAVela 19 Novembre 2010 Zerogradinord 0
America’s Cup – San Francisco – Sebbene sia indicato come Piano B, sono sempre di più coloro che ritengono più conveniente per la città di San Francisco la “migrazione” del villaggio America’s Cup, ammesso che il defender scelga proprio Frisco come sede dell’evento, verso la zona nord del lungomare. Interessato ad occupare i Pier antistanti lo stadio del Giants (dal 48 al 50), BMW Oracle Racing potrebbe essere così costretto a valutare soluzione alternative, relative i Pier compresi tra il 19 e il 29, ad esempio.
In pratica, scrive il SFGate, il villaggio potrebbe finire dalle parti di Telegraph Hill, sito che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, avrebbe dovuto subire un pesante intervento di ristrutturazione per essere riadattato a terminal crociere. A mettere sotto i riflettori questo tratto di banchina, ipotizzando un cambio di destinazione d’uso, sono le preoccupazione relative al costo degli interventi di ristrutturazione.
Secondo un rapporto della Commissione di Vigilanza, reso pubblico ieri, i costi diretti di cui si dovrebbe far carico la città si aggirerebbero attorno ai 42 milioni di Dollari, cui se ne aggiungono altri 86 per mancati introiti derivanti dalla concessione dei Pier a titolo gratuito per ben settantacinque anni a Larry Ellison, presidente di BMW Oracle Racing. In pratica oltre 128 milioni di Dollari, destinati a salire con gli interessi, ma anche a generare 1.2 miliardi di Dollari di introiti.
Numeri in accordo con quelli definiti da una ricerca condotta da un altro istituto della baia, secondo il quale la Coppa America dovrebbe generare un giro di 1.4 miliardi di Dollari e circa novemila posti di lavoro.
Parte dell’amministrazione comunale, però, muove obiezioni, convinta che i 32 milioni di Dollari ritenuti sufficienti da parte del Comitato Organizzatore dell’America’s Cup per la ristrutturazione delle banchine possano effettivamente bastare, dato che, come sostiene l’assessore per l’Economia e il Lavoro, Rich Hills “…sui Pier 30 e 32 non si può nemmeno posteggiare un camion, visto il precario stato di conservazione”.
Utilizzate come parcheggio sino al rifiuto del gestore di onorare un contratto relativo alla loro ristrutturazione e alla creazione di un terminal crociere da 270 milioni di Dollari, le banchine sono abbandonate dal 2006 e versano in condizioni critiche. Da qui nasce l’idea di proporre a Larry Ellison di farsi carico dei lavori – stimati in circa 150 milioni di Dollari – in cambio di 270 milioni di Dollari in sponsorizzazioni e della concessione degli stessi per i prossimi sessantasei anni, che diventano settantacinque relativamente al lotto Seawell 330, localizzato ai piedi di Bryant Street. Una proposta che, almeno relativamente al Seawell 300, necessita dell’avvallo statale.
Una proposta che dall’opposizione è censurata e additata come l’ennesimo regalo a persone che di certo non ne hanno bisogno. Sostiene Chris Daly: “Quando si parla di finanze cittadine intendiamo capire come distribuire i fondi per supportare la ricerca, i servizi salva-vita e tutte quelle persone che altrimenti non avrebbero modo di accedervi. Altri, invece, si preoccupano di favorire determinati personaggi a fare soldi con l’aiuto del governo”.
Un punto di vista criticato dal Supervisor Ross Mirkarimi, solitamente d’accordo con Daly: “I vantaggi potenziali sono sottovalutati, ne sono certo, ma è chiaro che ci vuole uno studio chiaro e approfondito”.
Un’alternativa più economica
Considerate tali problematiche, il governo della città avrebbe preparato una nuova proposta da sottoporre a Larry Ellison e al suo staff. Il cambiamento principale riguarderebbe lo spostamento del villaggio verso i Pier compresi tra il 19 e il 29, con la zona destinata al pubblico ricavata tra le banchine 27 e 29, anch’esse altrimenti destinate a essere trasformate in uno scalo per navi da crociera a partire dal 2012. In tal caso le basi dei team si muoverebbero, passato dal Pier 50 al Pier 30-32.
Una mossa che eviterebbe costosi interventi di riparazione al Pier 50 e l’impegno nello sfratto degli attuali inquilini. Ciò si tramuta in un risparmio di 8.6 milioni di Dollari, altrimenti spesi in lavori di demolizione. Inoltre, utilizzando la piattaforma costruita in vista della realizzazione dello scalo crociere, si potrebbe radunare il pubblico in una zona dalla quale godere di un’ottima visuale sul campo di regata e risparmiare altro denaro, almeno secondo Jennifer Matz, capo ufficio dell’assessorato dello Sviluppo Economico.
L’assurdo sarebbe che il Piano B potrebbe essere quasi a costo zero per la città. Eventuali donazioni filantropiche, infatti, servirebbero a coprire i ridotti costi di approntamento delle opere.
“Per prima cosa bisogna studiare la fattibilità della cosa – ha detto Tom Ehman, portavoce di BMW Oracle Racing – Se possiamo farlo, non c’è dubbio che è una alternativa da studiare, perché sulla carta sembra molto buona”.
AMERICA’S CUP, SAN FRANCISCO WEIGHS COST OF THE CUP
[Source SFGate] San Francisco officials refer to it as Plan B, but at the same time say the possibility of shifting the proposed facilities for the next America’s Cup toward the northern waterfront would save the city and race organizers money while giving spectators a better view of the action.
Of course, that’s only if San Francisco is chosen to host sailing’s premier regatta in 2013, a decision expected by the end of the year.
The option to move the main public viewing area to Piers 27 and 29 at the base of Telegraph Hill, the site of a planned rebuilt cruise ship terminal, is gaining traction as concerns about the cost of the event simmer.
A report from the Board of Supervisors’ budget analyst released Thursday found that the city’s direct cost of hosting the Cup would be $42.1 million. There is also an estimated $86.2 million in lost revenue for granting development rights and free leases of up to 75 years for parcels of waterfront property to race organizers, led by billionaire Oracle CEO Larry Ellison.
Besides the $128.3 million hit to city coffers, which could grow to $143 million with financing, the report found that hosting the weeks of races would boost local businesses, pumping an estimated $1.2 billion into the city’s economy.
That figure is comparable to an earlier report from the Bay Area Council Economic Institute and Beacon Economics commissioned by Mayor Gavin Newsom’s office that found hosting the regatta would generate $1.4 billion in economic activity in the Bay Area and create about 9,000 jobs, with the vast majority of the money and jobs in San Francisco.
“This event will generate a huge amount of business,” said budget analyst Harvey Rose, “but that’s different from the impact on city government.”
Assessing the costs
Newsom’s office, though, contends Rose’s figures don’t factor in $32 million that an America’s Cup Organizing Committee of civic and business leaders have pledged to raise to help defray city costs, nor do the projections for development revenue account for the decrepit shape of the piers now under consideration for race facilities.
“You can’t even park a (large) truck on Piers 30-32 right now because of the condition it’s in,” said Rich Hillis, deputy director in the Mayor’s Office of Economic and Workforce Development.
The conjoined piers, envisioned as either a public viewing hub or base for team operations, have been used as a parking lot since a developer balked at the cost to fix the piers and abandoned a deal in 2006 to build a $270 million cruise ship terminal and shopping arcade.
The city’s proposal to host the contest for the oldest active trophy in international sports calls for Ellison’s group to pay an estimated $150 million to rehab Piers 30-32 and Pier 50 and other work in exchange for development rights and free leases for 66 to years on those properties and for 75 years on Seawall Lot 330 at the foot of Bryant Street. It also calls for the city to attempt to get state approval to give Ellison’s group outright title to Seawall Lot 330.
Ellison’s choice
Ellison’s BMW Oracle Racing team, sponsored by San Francisco’s Golden Gate Yacht Club, captured the America’s Cup in February off the coast of Valencia, Spain, and gets to decide the location of the next regatta.
San Francisco’s proposal also calls on the city to assist the organizing committee in securing $270 million in private sponsorships for an “event authority arm” that BMW Oracle Racing and the yacht club have set up to handle the commercial side of the event.
Supervisor Chris Daly, who has blasted Newsom’s proposal as a civic giveaway to one of the world’s richest men, said the question is about the role of government in public life.
“When we take a look at the city’s finances, we want to see how we can keep the city in the business of providing life-saving health services to people who otherwise wouldn’t be able to access them. We want to figure out how to preserve basic bus service,” Daly said. “There are others who engage in local government who would like to see government help people make money.”
Supervisor Ross Mirkarimi, often a Daly ally but supportive of the Cup effort, said the potential benefits have been underestimated, but a clearer financial picture is needed.
“It’s worthy of pursuit to dissect how that wave of benefits will affect San Francisco and the Bay Area,” Mirkarimi said.
A cheaper alternative
Rose’s report is based on a nonbinding term sheet outlining a deal that the Board of Supervisors approved on a 9-2 vote in October. Another report from his office is expected to address a binding agreement currently before the board that was derived from the term sheet. The agreement adds the option of moving some facilities to the northern waterfront, stretching from Pier 19 to Pier 29.
The primary change would be shifting the public viewing area to Piers 27 and 29, the site of a cruise ship terminal that would be overhauled starting in 2012. In that case, the team bases would move from Pier 50 to Piers 30-32.
Such a move would eliminate the need to do expensive repairs on Pier 50 and remove tenants there, while saving the city $8.6 million in demolition costs, according to figures from Newsom’s office. Using the renovated shell of the already planned cruise ship terminal as a public viewing area would put crowds at the start and finish line for races and save the city money, said Jennifer Matz, head of the mayor’s economic development office.
Plan B could cost the city nothing to host the Cup once the philanthropic donations are factored in, documents from the mayor’s administration show.
“First things first – which is to make sure we get the deal done,” said Tom Ehman, a team spokesman. “If we can do that, there’s no doubt that’s an alternative that must be studied, because on paper it looks good.”
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